Resta sintonizzato

Giustizia

Avellino, inchiesta “Dolce Vita”: la Cassazione conferma la legittimità delle intercettazioni

Pubblicato

il

Le intercettazioni raccolte dalla Procura di Avellino nell’inchiesta “Dolce Vita” nei confronti dell’ex sindaco Gianluca Festa sono legittime e potranno essere utilizzate dagli inquirenti nel processo; la scarcerazione dell’ex sindaco, agli arresti domiciliari per 154 giorni, è sopravvenuta per il venir meno delle esigenze cautelari.

A poco più di un mese dalla sentenza della Corte di Cassazione, pronunciata il 18 settembre scorso, le motivazioni pubblicate oggi confermano dunque la correttezza delle procedure seguite nelle indagini da parte della Procura guidata da Domenico Airoma.

La difesa di Festa anche nell’udienza davanti ai giudici della Suprema Corte, aveva invece sostenuto “il vizio di legittimità” sulla installazione di cimici, trojan e telecamere negli uffici del comune e nell’auto di Festa, oltre a contestare la trascrizione delle intercettazioni intercorse in particolare tra l’ex sindaco e l’architetto Fabio Guerriero, relative alle presunte dazioni di denaro ricevute da tre imprenditori in rapporto di lavoro con il comune. Nelle motivazioni, gli “ermellini” scagionano Festa dal reato di depistaggio (avrebbe fatto sparire un computer in uso nel suo ufficio) e di aver indotto, nella sua qualità di sindaco, alcuni imprenditori a sponsorizzare la manifestazione Eurochocolate del febbraio dell’anno scorso.

Continua a leggere
Pubblicità

Calcio

Tar, inammissibile il ricorso sullo scudetto 18/19 della Juventus

Pubblicato

il

È stato dichiarato inammissibile dal Tar del Lazio il ricorso con il quale l’Associazione Club Napoli Maradona e il Codacons sollecitavano la revoca dello scudetto 2018-2019 alla Juventus e la sua assegnazione al Napoli.

La controversia traeva origine dai fatti riguardanti la Juventus F.C., che nella gestione finanziaria nel corso delle stagioni 2018-2019, 2019-2020 e 2020-2021 avrebbe alterato il valore dei calciatori in bilancio, così determinando valori complessivi di apparente equilibrio finanziario, con la possibilità di acquisire calciatori di livello agonistico superiori rispetto alle proprie capacità finanziarie effettive.

L’Associazione Club Napoli Maradona e il Codacons, interessate all’assegnazione dello scudetto 2018-2019 alla Società Napoli, si sono rivolte al Tar chiedendo l’accertamento dell’illegittimità e il relativo annullamento della decisione della Corte Federale di Appello della Figc del 30 gennaio 2023.
Contestavano questa decisione – è lo stesso Tar a ricostruirlo in sentenza – nella parte in cui, pur avendo accertato che la Juventus ha alterato la regolarità del campionato 2018-2019, non ha disposto la sanzione della revoca dello scudetto o quantomeno la retrocessione all’ultimo posto in classifica o la penalizzazione di 15 punti, con assegnazione dello scudetto alla seconda, ovvero il Napoli.

Con motivi aggiunti, i ricorrenti, premettendo che nelle more alla Juventus è stata inflitta una penalizzazione di 10 punti, hanno impugnato anche questa decisione.

Il Tar adesso ha ritenuto fondate le eccezioni pregiudiziali sollevate dalla Juventus che attengono al “difetto di condizioni dell’azione in capo alle associazioni ricorrenti”, rilevando che “l’Associazione Club Napoli Maradona e il Codacons pretendono di agire in sostituzione della SSC Napoli Spa per far conseguire a quest’ultima Società lo scudetto 2018/2019, e, quindi, un’utilità di stretta pertinenza della stessa.

In effetti esse non agiscono per un interesse sostanziale proprio ma per far valere in giudizio una situazione giuridica soggettiva altrui, con la conseguente violazione del principio di divieto di sostituzione processuale” previsto dal Codice.

Continua a leggere

Cronaca

Riciclaggio e camorra, scarcerato gestore di una nota pizzeria napoletana

Pubblicato

il

È stata disposta la scarcerazione per Massimiliano Di Caprio, 49 anni, l’obbligo di firma per la moglie, Deborah Capasso, 47 anni, nell’ambito dell’indagini sul riciclaggio dei soldi del clan Contini nella pizzeria “Dal presidente” di Napoli.

La decisione giunge a seguito di una decisione della Corte di Cassazione che, secondo quanto spiega uno dei legali dei due indagati, l’avvocato Fabio Visco “ha ritenuto non provato il collegamento tra Di Caprio, Capasso e la camorra”.
 
Il tribunale del Riesame aveva qualche mese fa confermato il carcere per Massimiliano Di Caprio (difeso dagli avvocati Vittorio Giaquinto e Fabio Visco) e disposto invece i domiciliari per la moglie (difesa dagli avvocati Fabio Visco e Leopoldo Perone).

I giudici confermarono la misura cautelare dei domiciliari a un ispettore che, secondo la DDA, avrebbe ricoperto il ruolo di socio occulto del gestore di fatto della nota pizzeria partenopea.
Tutti e tre vennero raggiunti da una misura cautelare lo scorso 14 maggio notificata anche ad altri due indagati. Contestualmente venne disposto ed eseguito un sequestro di beni mobili e immobili, pizzeria compresa, per un valore di 3,5 milioni di euro.
   

Continua a leggere

Giustizia

Nicola Gratteri: “Con questo Governo non ci sarà la riforma del 41 bis né saranno legalizzate le droghe leggere”

Pubblicato

il

“In questo Governo due cose non possono succedere, e non succederanno: la prima è la riforma del 41bis, e un’altra cosa che non passerà mai è la legalizzazione delle droghe leggere, anche perché il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri è Mantovano che è da sempre contrario”.

Lo ha detto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, rispondendo alle domande della conduttrice del programma radiofonico ‘Ping pong’ Annalisa su Radio1 Rai.

«Sul resto – ha aggiunto il magistrato – può succedere di tutto perché stanno facendo delle riforme che non mi sarei mai immaginato di leggere, per esempio l’ordinanza di custodia cautelare che deve essere controfirmata da tre giudici».

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy