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Cronaca

Orrore a Torino, 27enne violentata dal branco in un parco

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Era la sera del 15 ottobre scorso quando a Torino, nei locali di un’ex discoteca sita nel parco del Valentino, una ragazza peruviana di 27 anni è stata violentata.

Pertanto, la violenza sessuale è stata accertata anche dai medici degli ospedali Molinette e Sant’Anna di Torino, spingendo la vittima a denunciare l’accaduto al Commissariato di Polizia San Paolo, accompagnata dal padre.

Stando al racconto della 27enne, dopo aver bevuto degli alcolici, sarebbe stata avvicinata da un giovane nordafricano in via Nizza. L’uomo le ha strappato il cellulare dalle mani e la giovane, per riprenderselo, lo ha inseguito all’interno del parco fino ai ruderi dell’ex discoteca.

Tuttavia, una volta lì, sarebbero arrivati altri cinque-sei nordafricani che avrebbero accerchiato la giovane, spingendola poi sopra un materasso per violentarla a turno. La donna ha raccontato di aver perso i sensi e di essersi svegliata in un altro punto del parco completamente nuda. Avrebbe già riconosciuto un paio dei presunti stupratori.

Cronaca

Omicidio a Torre del Greco, arrestato il responsabile: è un connazionale della vittima

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La Polizia è riuscita a rintracciare e fermare l’uomo ritenuto l’autore dell’omicidio di un 34enne extracomunitario avvenuto lo scorso 11 dicembre a Torre del Greco. Si tratta di un cittadino marocchino, connazionale della vittima.

Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei suoi confronti, dopo che gli inquirenti l’hanno ritrovato nei pressi della scena del crimine, sequestrando anche il coltello utilizzato per commettere l’omicidio.

Ecco quanto sottolineato dalla Procura di Torre Annunziata:

“Il grave quadro indiziario emerso nei confronti del soggetto sottoposto a fermo è stato suffragato dall’esito dell’autopsia sul corpo della vittima”.

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Cronaca

Rissa tra giovanissimi in pieno centro, 22enne ferito dai cocci di una bottiglia: i dettagli

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Rissa tra giovanissimi avvenuta ieri sera a Treviso, all’angolo tra via Castelmenardo e via Manin, nella quale un 22enne è stato gravemente ferito con il coccio di una bottiglia rotta.

In particolare sarebbero almeno dieci i giovanissimi coinvolti nella lite, tra cui anche ragazze e minorenni. A lanciare l’allarme è stato un passante, che ha trovato il ragazzo riverso in una pozza di sangue. Intanto la Polizia indaga per far luce sulla vicenda, anche se l’ipotesi al momento più accreditata sarebbe legata ad uno smartphone.

Pertanto, il giovane ferito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove le sue condizioni sono molto critiche a causa di una grave emorragia, poiché è stato colpito in più parti del corpo.

Sul posto è intervenuto anche il sindaco di Treviso, Mario Conte, che ha così commentato:

“Questa città è sicura e non è abituata a questo genere di cose. Dispiace molto, perché sia la vittima che i carnefici si sono rovinati la vita e sono solo dei ragazzi, e addirittura minorenni. Episodi come questi danno della città un’immagine di degrado sociale che non credo ci appartenga, ma siamo tutti chiamati a riflettere sul perché queste cose avvengano ormai con una certa frequenza, oggi qui, ieri a Padova, scene inquietanti che ormai vediamo costantemente. Evidentemente c’è qualcosa che non funziona nella testa di questi giovani, tra le tecnologie, i social che inondano la loro testa di immagini, la musica che ascoltano che parla solo di violenza, droga, pusher e stupri”.

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Cronaca

Afragola, sequestrati oltre 9mila botti illegali: arrestato 24enne

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Gli agenti della Guardia di Finanza di Frattamaggiore sono intervenuti ad Afragola, sequestrando oltre 9mila botti illegali all’interno del garage di un palazzo.

In particolare, l’area è stata trasformata da un 24enne in un vero e proprio laboratorio clandestino di fuochi d’artificio altamente pericolosi. Infatti i botti, sono stati tutti classificati come micidiali dai carabinieri del Nucleo Artificieri accorsi sul posto.

Nel corso del sequestro, è stato accertato che qualora fossero esplosi avrebbero potuto compromettere la stabilità dell’edificio mettendo a rischio la salute dei residenti. Contestualmente, la loro vendita avrebbe fruttato circa 50mila euro.

Pertanto il giovane è stato arrestato per i reati di fabbricazione, detenzione e commercio di materiale esplodente e associato al carcere di Poggioreale.

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