Resta sintonizzato

Cronaca

Omicidio Giulia Cecchettin, Turetta per la prima volta in tribunale: “Ho pensato di rapirla e toglierle la vita”

Pubblicato

il

Filippo Turetta si è presentato questa mattina in aula presso il Tribunale di Venezia, per la prima volta al processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, uccisa lo scorso 11 novembre 2023.

Pertanto l’assassino ha così risposto alle domande del Pubblico Ministero:

“Ho pensato di rapirla, e anche di toglierle la vita, ero confuso, io volevo stare ancora assieme a lei. Ero arrabbiato, era un bruttissimo periodo, volevo tornare assieme a lei e per quello ho ipotizzato questo piano per quella sera. Ho iniziato a scrivere appunti il 7 novembre, perché ho cominciato a pensare, avevo tanti pensieri sbagliati”.

Poi, egli ha spiegato di aver scritto la memoria depositata oggi e le lettere precedenti “in più volte nel tempo, ricostruendo quanto era accaduto, per mettere ordine. Ho cominciato a febbraio-marzo e ho proseguito tutta l’estate, fino a questi giorni. Prima ho scritto di getto, poi ho riletto e messo in ordine quelle parti che di getto non avrei potuto scrivere”. 

Inoltre, Turetta ha ammesso di aver detto bugie durante il primo interrogatorio:

“I coltelli li ho messi in auto in quella settimana, deve essere stato uno di quei giorni: mercoledì, giovedì o venerdì, comunque prima dell’11 novembre scorso, giorno del delitto. I coltelli non li ho messi per suicidarmi, come ho detto nel primo interrogatorio, ma sempre al  fine di eventualmente aggredirla. Forse ne ho presi due per avere più sicurezza. Quel giorno ho comprato dell’altro scotch, non lo so perché me ne serviva un terzo, forse perché mi sentivo più sicuro nel farlo, forse perché non sapevo se gli altri due andavano bene”.

Poi Turetta ammette di aver stilato una lunga lista di oggetti da comprare “per un eventuale rapimento”, elementi che potrebbero portare all’aggravante della premeditazione.

Tuttavia a differenza del padre Gino Cecchettin, non sarà presente al processo Elena Cecchettin, sorella della vittima. La giovane ha così spiegato il motivo sui social:

“Oggi e lunedì 28 ottobre non sarò presente in aula. Non per disinteresse, ma per prendermi cura di me stessa. Sono più di 11 mesi che continuo ad avere incubi, 11 mesi che il mio sonno è inesistente o irrequieto. La mia salute mentale e soprattutto quella fisica ne hanno risentito. Ho perso il conto delle visite mediche che ho dovuto fare nell’ultimo anno. Seguirò a distanza anche tramite i miei legali, tuttavia non parteciperò. Sarebbe per me una fonte di stress enorme e dovrei rivivere nuovamente tutto quello che ho provato a novembre dell’anno scorso. Semplicemente non ne sono in grado. Sono umana, e come tutti non sono invincibile”.

Cronaca

Silvia colta da un malore durante cena di famiglia: morta a soli 40 anni

Pubblicato

il

Tragedia avvenuta ad Alatri, nel Frusinate, dove la 40enne Silvia Licocci ha perso la vita in ospedale dopo un malore occorsogli durante una cena in famiglia.

Secondo le prime informazioni la donna, residente nella contrada di Monte San Marino, avrebbe accusato un malore mentre stava cenando con il compagno e alcuni amici, morendo poco dopo il trasporto al Pronto Soccorso. Lascia il compagno e i due figli.

Al momento non si conoscono le cause del decesso, anche se l’autopsia potrà far luce sulla vicenda. Numerosi i messaggi di cordoglio sui social, tra cui quello di Flavia:

“Ciao amica, questa notizia mi ha sconvolto la vita”.

Inoltre, si è accodata al cordoglio di familiari e amici anche la parrocchia San Valentino di Alatri:

“Oggi è una giornata molto triste e dolorosa per la nostra Comunità. Abbiamo perso un’amica, Silvia Licocci, una giovane donna e mamma”.

Continua a leggere

Cronaca

Shock nel Mantovano, minorenne spara ad un coetaneo sull’autobus: arrestato

Pubblicato

il

Sono stati momenti concitati a bordo di un autobus di linea che trasportava gli studenti delle scuole superiori, visto che uno dei minori ha impugnato un’arma ed esploso un colpo ferendo un suo coetaneo alla bocca e alla mandibola.

L’episodio è avvenuto lo scorso 22 novembre ad Asola, in provincia di Mantova, con il responsabile arrestato e associato al carcere minorile Beccaria di Milano, come disposto dal Gip per i Minorenni di Brescia.

Pertanto il ragazzo ferito è stato soccorso dagli amici e portato all’ospedale civile di Mantova, dove i medici hanno rimosso l’ogiva di un proiettile di piccolo calibro che gli aveva causato anche la frattura della mandibola. In seguito, l’arma incriminata è stata rinvenuta nel fiume Oglio nel comune di Canneto.

Continua a leggere

Cronaca

Aversa, due ragazzini pestati all’uscita da teatro: la denuncia

Pubblicato

il

Brutale pestaggio avvenuto ad Aversa, nel Casertano, dove due giovanissimi sono stati aggrediti all’uscita del teatro dove avevano da poco finito le prove. Una violenza senza senso, che la madre di uno dei due ha voluto denunciare:

“Prima li hanno provocati e poi li hanno picchiati, in dieci contro due, senza motivo. A mio figlio hanno rotto il setto nasale, mentre l’amico ha un piede fratturato. Poteva diventare una tragedia”.

L’episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, tramite il racconto dell’attrice e direttrice artistica dell’Associazione Musidantea 2.0, Carmen Pommella:

“I ragazzi avevano appena finito le prove di teatro, era circa mezzanotte, e sono andati a mangiare un panino in zona Seggio. All’improvviso si avvicina una persona che strappa di mano una bottiglia di birra a uno dei ragazzi e gliela tira addosso, non contento spintona l’altro ragazzo. A quel punto li avvisa dicendo ‘è meglio che ve ne andate’. Immediatamente vengono accerchiati e pestati da dieci persone, davanti agli occhi delle fidanzate”.

Poi, prosegue: “È stata una scena terribile, sono ancora tutti molto provati. Aversa è un territorio difficile, nei fine settimana raccoglie il peggio della provincia. Non ci sono controlli e la città è in mano a criminali e violenti che pensano di fare ciò che vogliono. I nostri ragazzi sono stati picchiati senza motivo, non è la prima volta. Quanti ancora dovranno subire la stessa sorte? Ci sentiamo inermi e indifesi”.

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy