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Le 7 multe più assurde che puoi prendere in Italia

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Le leggi sono create principalmente per migliorare la convivenza tra i cittadini, garantendo i diritti comuni e, al tempo stesso, esercitando un controllo sulla società. Tuttavia, nella storia è capitato spesso che nuove leggi venissero introdotte per risolvere situazioni imbarazzanti o complesse, al fine di evitarne il dibattito pubblico.

Anche in Italia esistono leggi particolari, legate spesso a specifiche realtà locali, che non tutti conoscono e che riflettono le peculiarità dei territori di appartenenza.

Ecco alcune delle multe più assurde che si possono prendere nel nostro Paese:

– VIETATO STENDERE GLI ASCIUGAMANI; a Lerici, in Liguria, è vietato andare in giro in costume oltre che stendere gli asciugamani dal balcone o dalle finestre.

– DIVIETO DI BACIARSI IN AUTO; a Eboli (Sa) quando sei in auto non puoi lasciarti andare in una effusione. Niente baci, nemmeno per finta. Qualora non si riesce a resistere alla tentazione di un bacio, bisogna pagare una multa da 500 euro.

– VIETATO GIOCARE A PALLONE; ad Eraclea, in provincia di Venezia, una legge comunale vieta di giocare a pallone all’interno del comune.

– VIETATO LITIGARE CON AMICI E FIDANZATI; a Pordenone è vietato – per legge – litigare all’aperto per evitare “gli assembramenti di persone che assumono atteggiamenti o fanno cose che non consentono la fruizione degli spazi pubblici da parte di altri cittadini”.

– DIVIETO DI FUOCHI D’ARTIFICIO (NON DI SABATO); a Positano vige il divieto di sparare fuochi d’artificio. Questo per diminuire il rischio di incendi, ufficialmente. Di fatto il divieto scompare solo nella giornata di sabato dove per l’amministrazione non ci sono problemi.

– VIETATO INDOSSARE GLI ZOCCOLI; succede a Capri e Positano dove per godere delle bellezze del posto è meglio evitare di indossare zoccoli, specialmente se di legno o particolarmente rumorosi.

– VIETATO FARE MASSAGGI AMBULANTI; sui litorali toscani e romagnoli, hanno deciso di vietare ogni tipo di massaggio da parte degli ambulanti. Qualora si trasgredisca, il relax del massaggio verrà guastato da una multa dai 2 ai 10 mila euro.

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Trasporti, domani scatta lo sciopero generale: ecco le fasce di garanzia

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Scatta domani, venerdì 13 dicembre, lo sciopero generale indetto da Usb e Cobas che coinvolge settori pubblici e privati.

In particolare, l’ordinanza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha ridotto l’astensione dal lavoro a 4 ore, ma tale decisione è stata fortemente contestata dall’Unione Sindacale di Base, che ha confermato lo sciopero per l’intera giornata e definito il provvedimento “illegittimo”.

FERROVIE: Lo sciopero del personale del Gruppo FS, ridotto alla fascia 9-13, potrebbe causare cancellazioni e ritardi per Frecce, Intercity e treni regionali. Gli effetti potrebbero protrarsi anche prima e dopo l’orario indicato. Trenitalia invita i passeggeri a verificare i servizi attivi tramite l’App Trenitalia, il sito ufficiale, i canali social, il numero verde 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e uffici assistenza delle stazioni ferroviarie. I disagi non risparmieranno anche chi si sposta con Italo nella fascia dello sciopero.

TRASPORTO LOCALE: A Roma, la mobilitazione coinvolgerà la rete Atac e le linee periferiche gestite da operatori privati, con stop dei mezzi dalle 9 alle 13. Analoghi disagi sono attesi a Milano, dove potrebbero verificarsi variazioni sulle linee di autobus, metro e tram gestite da Atm. Anche a Bologna il personale dei servizi di Tper si fermerà dalle 9 alle 13. In ogni caso le fasce orarie garantite variano a seconda delle città, e in generale si cerca di garantire almeno alcuni servizi nelle ore di punta.

Pertanto, le ragioni della protesta sono da ricercare nell’opposizione alla manovra economica del governo Meloni per il 2025 e ad altre politiche definite dai sindacati come ‘aumentatrici di disuguaglianze sociali’.

In sostanza, secondo USB, il governo concentra risorse per l’economia di guerra e restringe diritti e spazi democratici, colpendo settori come scuola, sanità, ambiente e accoglienza.

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Ercolano, bimbo di due anni rischia di soffocare: la corsa in ospedale

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Attimi di panico a Ercolano, in provincia di Napoli, dove intorno alle 14:30 di ieri i carabinieri della tenenza locale sono intervenuti in corso Resina dopo aver udito delle urla provenire da lì.

A quel punto gli agenti si recano sul posto e notano un uomo disperato insieme al suo bimbo di due anni. Infatti il piccolo aveva il viso viola e stava soffocando, e così il maresciallo corre verso di loro per soccorrerli e prende il bambino in braccio.

Pertanto, gli pratica la manovra di Heimlich perché pensava avesse qualcosa ad ostruirgli la gola, mentre chiede ai presenti di allertare il 118. Tuttavia l’ambulanza tarda ad arrivare e così il maresciallo e un collega portano personalmente il piccolo in ospedale con la loro auto.

Una volta giunti al Pronto Soccorso dell’ospedale Maresca il piccolo è ancora incosciente e i medici lo spostano al Santobono di Napoli in ambulanza, dove gli viene riscontrata una reazione allergica prontamente sedata dai sanitari, che gli salvano la vita.

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Notte di sbarchi a Lampedusa, bimba di 10 anni da sola su una barca: i particolari

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Era il giorno dell’Immacolata, quando gli operatori della ONG Trotamar III hanno soccorso un barchino partito da Sfax, in Tunisia, con a bordo solo una bimba di 10 anni.

Stando alle prime informazioni la piccola è originaria della Sierra Leone, ma non è ancora chiaro cosa ci facesse da sola sulla barca. Pertanto questa notte, sono sbarcati a Lampedusa circa 356 migranti, con cinque barche soccorse dalle motovedette della capitaneria, della Guardia di finanza e dell’assetto Frontex.

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