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Rotta la trattativa sul contratto dei metalmeccanici: sarà sciopero

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Si rompe la trattativa tra Federmeccanica-Assistal e Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici 2024/2027.

E’ quanto emerso al termine del tavolo di oggi, a causa delle distanze riscontrate tra le parti sulle proposte relative agli aumenti salariali.

I sindacati hanno annunciato l’avvio della mobilitazione, con assemblee in tutti i luoghi di lavoro, fino allo sciopero di 8 ore su base territoriale, da programmare nelle prossime settimane, oltre al blocco delle flessibilità e degli straordinari.

I sindacati di categoria, in particolare, chiedono un aumento dei salari in tre anni di 280 euro mensili sui minimi per il livello medio. Le associazioni datoriali – che nella loro proposta estendono a quattro anni la vigenza del contratto – propongono invece di confermare l’aumento definito in base all’inflazione (Ipca-Nei). Sulla base delle previsioni disponibili da parte dell’Istat, l’adeguamento dei minimi tabellari all’indice Ipca Nei sarebbe pari a 173,37 euro lordi per il livello C3 nel periodo 2025-2028, cifra da adeguare sulla base del dato effettivo.

“Si rompe il tavolo di trattativa di Fim, Fiom, Uilm con Federmeccanica e Assistal per una loro chiara indisponibilità a discutere le nostre richieste – spiega su Facebook, il segretario generale della Fiom Cgil, Michele De Palma -. A partire da oggi, dopo otto incontri, si rompe il confronto sindacale dichiarando il blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutte le aziende metalmeccaniche. Inoltre, abbiamo proclamato 8 ore di sciopero da effettuare nelle prossime settimane”.

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Omicidio Giulia Tramontano, Impagnatiello scrive una lettera dal carcere: “Mi manchi, chiedo scusa a te e alla tua famiglia”

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Alessandro Impagnatiello, assassino di Giulia Tramontano e del figlio Thiago, condannato lo scorso 25 novembre all’ergastolo con isolamento diurno di 3 mesi, ha inviato una lettera dal carcere a Giuseppe Cruciani della trasmissione radiofonica ‘La Zanzara’ su Radio24.

Ecco il contenuto della missiva, letta nel corso del programma:

“Ogni istante della mia esistenza è dedicato a lei. E così anche ora le prime parole sono esclusivamente per te Giuliet, per la meravigliosa ragazza che eri, che sei e sarai. Perché dentro di me non cesserai mai di splendere. Per quanto inutili ed imbarazzanti siano, ti porgo nuovamente le mie scuse, a te, alla tua meravigliosa famiglia e a tutte le persone toccate da questo inspiegabile e folle male. Mi manchi. So che ci sarebbero tante altre cose da dire, ma io e te ce le diciamo tutte le sere, tu già sai”.

Poi, prosegue: “La mia famiglia si è trovata a dover scappare di casa perché pedinata giorno e notte dai giornalisti. Vorrei tanto essere l’ultimo caso mediatico, ma a quanto pare siete più interessati al guadagno. Questa è la ‘banalità dei media’. Tutto questo non mi distaccherà mai dal pensiero principale e costante che ho per te Giuliet, dal vuoto che ho lasciato e dall’abisso in cui nuoto. Nuovamente ed eternamente, ti chiedo scusa”.

Pertanto, non si è fatta attendere la replica della famiglia Tramontano, con la madre e il padre di Giulia che hanno postato su Instagram il disegno di un topo, recante la scritta:

“Sei un miserabile. No, non la pantegana. Tu”.

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Stellantis, Schlein incontra i lavoratori licenziati di Trasnova: “Non vi lasceremo soli”

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Nel corso della mattinata odierna, la segretaria del Pd Elly Schlein ha incontrato i lavoratori di Trasnova che hanno ricevuto una lettera di licenziamento collettivo dopo il mancato rinnovo della commessa con Stellantis, davanti ai cancelli dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco.

Ecco le dichiarazioni di Schlein:

“Quello di cui siamo preoccupati come Partito democratico, e l’abbiamo denunciato in questa settimana stando accanto ai lavoratori, è che questo sia il segnale, che si aggiunge a tanti altri, di smobilitazione di Stellantis da questo paese. Abbiamo visto chiusure, abbiamo visto Grugliasco, Maserati. Abbiamo visto la vendita di Comau ad un fondo investimenti internazionale. Sono questioni che abbiamo portato anche nell’audizione con l’ormai ex ad Tavares su cui ancora aspettiamo risposte concrete. Vogliamo vedere un piano industriale che garantisca l’occupazione e che garantisca l’indotto”.

Poi, aggiunge: “Questi lavoratori, queste lavoratrici, sono quelli che tengono in piedi il nostro Paese. Non si possono lasciare 400 famiglie per strada, peraltro appena prima di Natale. Bisogna dare una prospettiva. Quello a cui puntiamo è che il tavolo, che avevamo chiesto di anticipare ed è stato anticipato e in cui avevamo chiesto la presenza di Stellantis e ci hanno comunicato ieri che ci sarà, sia un tavolo in cui si blocchi la procedura, si riconfermi la commessa e si dia un futuro a questi 400 operai, alcuni dei quali lavorano qui da 21 o da 35 anni. Questi lavoratori non chiedono gli ammortizzatori sociali e la cassa integrazione, chiedono di poter continuare a fare il lavoro che amano e per cui hanno delle competenze che non possiamo perdere su un settore che è fondamentale come quello dell’auto”.

Infine, ha concluso: “A Stellantis chiediamo di assumersi le responsabilità davanti al Paese. Abbiamo chiesto con le altre opposizioni che Elkann venisse a riferire in Parlamento e a dare le risposte che servono sul piano industriale che garantisca l’indotto e l’occupazione”.

Poi, parlando con i lavoratori ha precisato: “Non vi lasceremo soli, abbiamo chiesto ai sindacati che il tavolo sull’automotive e su Stellantis del prossimo 10 dicembre si tenesse a Palazzo Chigi, perché il tavolo al Mimit non ha dimostrato alcuna utilità”.

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Napoli, rinvenuti botti illegali in un magazzino: arrestato 21enne

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Siamo a Napoli, nel quartiere San Pietro a Patierno, dove i carabinieri del Nucleo Operativo di Bagnoli hanno rinvenuto botti artigianali pronti per la spedizione a domicilio, stipati in un magazzino di via Cupa Arcamone.

Tra gli ordigni vi era il celebre ‘Cobra’, che sono stati prontamente sequestrati insieme anche ad un ordigno artigianale di 50 grammi e 7 multigetto pirotecnici da 100 colpi. Pertanto il materiale è stato affidato agli artificieri del comando provinciale di Napoli.

Invece, il 21enne titolare della rivendita abusiva è stato arrestato con l’accusa di detenzione e commercio illegale di materiale esplodente.

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