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Cronaca

Maxi frode fiscale, c’è anche Giovanni Nuvoletta tra gli indagati: è il figlio del boss Ciro

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Le indagini che hanno portato all’arresto di 47 soggetti nell’ambito della maxi frode fiscale ai danni dello Stato, vede tra i destinatari del provvedimento anche Giovanni Nuvoletta, figlio del boss Ciro, ucciso nel 1984 dai Casalesi nella sua tenuta di Marano.

Giovanni è il fratello di Lorenzo, da anni detenuto per estorsione, ed assieme agli altri indagati è accusato di frode Iva intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e associazione a delinquere. Tra gli indagati anche Massimiliano Novello, altro cittadino maranese.

Cronaca

Corruzione al ministero del Lavoro, condannato l’imprenditore Iervolino: i particolari

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Nel corso della mattinata odierna, il Gup di Napoli Enrico Campoli ha condannato per corruzione l’imprenditore Danilo Iervolino, proprietario della Salernitana e già patron dell’Università telematica Pegaso, nell’ambito del processo sulla corruzione di alti dirigenti del Ministero del Lavoro.

In particolare Iervolino si è visto infliggere una pena di quattro anni di reclusione nonché il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per il medesimo periodo. Il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro, è stato invece condannato a cinque anni con interdizione perpetua dai pubblici uffici e il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per 5 anni.

Lo stretto collaboratore di Iervolino, Mario Rosario Miele, è stato condannato a due anni e otto mesi. Assoluzione invece per Francesco Fimmanò, direttore scientifico dell’Università Pegaso, per il quale il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione dal reato di corruzione  con derubricazione nel reato di traffico di influenze illecite. Infine i pubblici ufficiali Concetta Ferrari e Fabia D’Andrea, entrambe dipendenti del ministero del Lavoro, sono state rinviate a giudizio e il processo è in corso davanti al tribunale di Napoli. 

Secondo l’accusa, la corruzione si sarebbe concretizzata quando le due dirigenti del Ministero ricoprivano l’incarico di direttore generale per le Politiche Previdenziali e Assicurative del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonché vice capo di Gabinetto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Le due donne si sarebbero adoperate per far ottenere al segretario generale del sindacato Cisal dell’epoca, Francesco Cavallaro, il parere favorevole alla divisione del patronato Encal-Inpal in Encal-Cisal e Inpal, conservando i vantaggi economici e patrimoniali che altrimenti sarebbero andati persi.

Secondo gli inquirenti, il favore è stato concesso da Concetta Ferrari in cambio dell’assunzione del figlio, Antonio Rossi, come professore straordinario all’Università Telematica Pegaso, e Fabia D’Andrea per favorire le progressioni lavorative di due sue conoscenti, rispettivamente all’interno dell’Inps e di un’associazione riconducibile allo stesso Cavallaro.

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Cronaca

Orrore a Milano, 16enne sequestrato e violentato da due persone

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Era la notte tra lunedì e martedì scorso, quando in un condominio della periferia nord di Milano un 16enne ha subito per ore abusi sessuali e sevizie da un uomo di 44 anni e da un ragazzo di 14.

In particolare, le scene dell’orrore sono state filmate con un telefono, con i due fermati dalla Polizia poche ore dopo e per i quali gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi di reato per tortura.

Pertanto, i reati a loro ascritti sono di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, lesioni sia fisiche che psicologiche, e la rapina del telefono del 16enne, oltre alla produzione di materiale pedopornografico per quei filmati che hanno ripreso, istante dopo istante, gli abusi.

Secondo una prima ricostruzione, lo scorso 9 dicembre il 14enne ha contattato il 16enne per invitarlo a casa sua. Tuttavia la vittima non poteva sapere cosa gli aspettasse una volta entrato in quel palazzo, visto che è proprio nello scantinato della struttura che si consumarono le violenze perpetrate dal giovane e da un 44enne residente del palazzo.

La vittima soffre anche di un deficit cognitivo, ed è stata trovata da una volante della Polizia mentre vagava in strada seminudo e senza riuscire a parlare. A quel punto è stato stesso il 16enne a indicare agli agenti il nickname su Instagram del 14enne, facendo così scattare l’inchiesta che ha portato ai due fermi.

Al momento il ragazzo è ancora ricoverato in ospedale, mentre gli inquirenti cercano di ricostruire la vicenda. Nella mattinata di domani, la Pm Perinu inoltrerà la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere per il 44enne. Invece la posizione del 14enne anche lui fermato, sarà valutata dalla Procura per i minorenni.

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Cronaca

Shock nel Casertano, minorenne accoltellato da alcuni coetanei: fermati 4 ragazzini

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Era lo scorso mese di ottobre, quando un minorenne egiziano è rimasto gravemente ferito dopo una colluttazione con altri tre coetanei.

In particolare la vittima venne colpita con almeno 12 coltellate, che resero necessario l’immediato trasporto in ospedale con conseguente intervento chirurgico. Pertanto, la Polizia di Stato di Caserta, ha dato esecuzione nei giorni scorsi ad un’ordinanza del Gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli nei confronti di tre minori, accusati di tentato omicidio.

L’episodio avvenne nel centro cittadino di Castel Volturno, in località ‘Villaggio Coppola’, dove un gruppo di ragazzini aggredì senza apparente motivo alcuni coetanei di origine extracomunitaria, fino al tentato omicidio di una delle vittime.

Tuttavia, i successivi accertamenti, hanno accertato la colpevolezza di un quarto minorenne: egli è attualmente associato al Centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei di Napoli.

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