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Cronaca

Neonata muore a soli 18 mesi dopo dimissioni e nuovo ricovero: è giallo

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Aleggia ancora un velo di mistero sulla morte di una neonata di 18 mesi avvenuta a Massa Carrara, visto che la piccola sarebbe stata prima dimessa e poi ricoverata, ed infine trasferita d’urgenza all’ospedale dove ha perso la vita.

Secondo il racconto dei genitori, la piccola era stata portata all’ospedale ‘Le Scotte’ di Siena dopo un malore. Tuttavia, dopo un primo accesso sarebbe stata dimessa dopo alcuni accertamenti da parte dei medici, ma al ritorno a casa si sarebbe sentita nuovamente male costringendo i genitori a riportarla presso il nosocomio senese.

A quel punto la bambina sarebbe rimasta ricoverata per alcuni giorni e poi trasferita d’urgenza all’ospedale di Massa, dove poi è spirata. Pertanto, i genitori della vittima vogliono ora vederci chiaro e si sono rivolti all’avvocato Vincenzo Bonomei, il quale si è limitato a dire “che i genitori sono disperati e piegati dal dolore per una perdita così grave, ma c’è da parte loro la ferma volontà di capire perché è morta la figlia. Di cercare la verità. In questa fase delicata non posso proprio aggiungere altro”.

Intanto è stata disposta l’autopsia sul corpo della piccola, che potrà far luce su una vicenda più che mai sospetta.

Attualità

A Salerno un presidio di solidarietà per il Colonnello indagato nell’omicidio Vassallo

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SALERNO, 14 novembre 2025 – Un’ondata di solidarietà ha animato questa mattina la Cittadella Giudiziaria di Salerno, dove un nutrito gruppo di amici ed ex colleghi si è radunato in sostegno del Colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, indagato nell’inchiesta sull’omicidio del “sindaco-pescatore” Angelo Vassallo.

I manifestanti, alcuni giunti perfino da Lazio e Sicilia, hanno indossato magliette e casacche con la scritta “Io sto con Fabio Cagnazzo” e hanno posizionato uno striscione con la richiesta “Verità e giustizia anche per Fabio Cagnazzo”. Il presidio si è tenuto in concomitanza con il prosieguo dell’udienza preliminare all’interno del Palazzo di Giustizia.

Un amico del Colonnello ha preso la parola, sottolineando le ragioni della mobilitazione: “Siamo qui per testimoniare vicinanza a Fabio e chiedere la verità processuale. Siamo estremamente convinti dell’innocenza di Fabio, lui è il primo che chiede giustizia non solo per sé ma anche per il sindaco Vassallo”.

Il portavoce ha poi aggiunto un’affermazione forte, evidenziando il profilo di Cagnazzo: “Lui è un uomo delle istituzioni, è un colonnello dei carabinieri che ha arrestato centinaia di latitanti e non è possibile che debba essere il capro espiatorio di questa vicenda”.

Presente al presidio anche la sorella del Colonnello Cagnazzo, mentre il figlio di Angelo Vassallo, Antonio, è stato visto accedere in Tribunale, rendendo l’atmosfera ancora più carica di attesa e tensione.

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“Visitami subito!” medico minacciato con forbici in pronto soccorso

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NAPOLI, 14 novembre 2025 – Un episodio di violenza e follia ha scosso il pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, nel quartiere Ponticelli di Napoli, dove un medico è stato minacciato con delle forbici.

L’allarme è scattato ieri, quando al numero di emergenza 112 è giunta una richiesta di aiuto. Un uomo di 31 anni, in evidente stato di agitazione, avrebbe minacciato il personale sanitario brandendo un paio di forbici. La sua pretesa era quella di essere visitato immediatamente, accusando il medico di turno di non averlo assistito con la dovuta tempestività.

I Carabinieri sono intervenuti rapidamente sul posto, riuscendo a bloccare e a “disarmare” il 31enne. L’uomo è stato denunciato per minaccia aggravata a personale sanitario.

L’accaduto riporta l’attenzione sulla crescente serie di aggressioni e episodi di violenza che colpiscono i professionisti della sanità nei pronto soccorso italiani.

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campania

Napoli trema all’alba: scossa 2.3 sul Vesuvio sveglia la popolazione: epicentro tra Massa di Somma e San Sebastiano.

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Terremoto a Napoli, scossa di magnitudo 2.3 sul Vesuvio alle 4,31: avvertita dalla popolazione
Terremoto di magnitudo 2.3 alle ore 4,31 di oggi sul Vesuvio, tra Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio.
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 è stata registrata sul Vesuvio questa notte, venerdì 14 novembre, attorno alle ore 4,31, dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il sisma è stato localizzato con epicentro tra Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio, ad una profondità attualmente stimata di circa 2 chilometri ed è stato distintamente avvertito dalla popolazione dei comuni del vesuviano e nell’area est di Napoli. Il terremoto è avvenuto a circa 5 chilometri di distanza da Portici e a 6 chilometri da Torre del Greco ed Ercolano. Ed è stato avvertito anche nei comuni della provincia di Salerno, come Scafati.

Il terremoto di magnitudo 2.3 registrato dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano
Al momento, a quanto si apprende, non si registrerebbero danni a cose o persone. I terremoti sul Vesuvio non hanno legami con l’altro vulcano dei Campi Flegrei, che si trova a nord di Napoli. Come ha spiegato più volte l’Osservatorio Vesuviano, infatti, le scosse che si registrano sul Vesuvio sono causate dall’abbassamento del cratere. Il Vesuvio è un complesso vulcanico composto dal Monte Somma, la caldera più antica, e dal Vesuvio vero e proprio, con il caratteristico cono, nato all’interno della caldera, dopo l’eruzione che distrusse Pompei nel 79 d.C. Dal 1944, dopo l’ultima eruzione, il vulcano è entrato in fase di quiescenza. Ad oggi si registra attività fumarolica e bassa sismicità. I terremoti avvengono quasi tutti a circa 1-2 chilometri di profondità. Il suolo sul Vesuvio si abbassa di circa 6 millimetri all’anno.

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