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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

Cronaca

Shock a Napoli, carabiniere cade da una tettoia durante un controllo: le ultime

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto stamane a Napoli, dove un carabiniere è rimasto gravemente ferito dopo essere precipitato da una tettoia durante un controllo del territorio a San Giovanni a Teduccio.

Al momento non si conosce la dinamica dell’accaduto, mentre il carabiniere è stato portato in ospedale in condizioni critiche. Intanto le forze dell’ordine indagano per chiarire la vicenda.

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Cronaca

Aversa, aggredì un medico perché stanca di aspettare: 34enne ai domiciliari

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I carabinieri della stazione di Aversa hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di una cittadina napoletana di 34 anni.

Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagata, la quale dovrà rispondere dei reati di lesioni personali ai danni di esercenti della professione sanitaria, nonché di danneggiamento.

Pertanto, l’attività d’indagine ha avuto inizio lo scorso 25 ottobre, quando un medico del Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa ha denunciato di essere stata aggredita da una paziente, che le aveva lanciato addosso una scrivania su cu vi erano un computer e una stampante, poiché stanca di attendere.

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Cronaca

Ragazzino morto a Roma, il Pm indaga sulle cause: la situazione

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Tiene banco a Roma il caso del dodicenne precipitato ieri pomeriggio dalla finestra della sua abitazione al decimo piano di uno stabile in via Igino Giordani, nel quartiere Collatino, su cui la Procura capitolina sta ora indagando.

Infatti il Pm vuole chiarire le reali cause della morte del ragazzo, per capire se si sia trattato di un incidente o di un gesto volontario. Pertanto gli inquirenti hanno acquisito il telefono cellulare del ragazzo, che ora verrà analizzato per cercare elementi utili alle indagini.

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