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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Attualità

Campania: Traguardo storico! Presentata oggi al Maschio Angioino la Legge Regionale per i pazienti fibromialgici

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Oggi, 4 novembre 2025, presso la suggestiva Sala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli, una cruciale conferenza stampa per illustrare in dettaglio la nuova Legge Regionale a tutela delle persone affette da fibromialgia. L’evento, promosso da Cittadinanzattiva Campania e dall’AISF ODV (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica), celebra un’importante vittoria per i diritti e la salute dei pazienti campani.

La legge, approvata precedentemente nei primi giorni di ottobre, è stata accolta con grande favore dalle associazioni e dai malati, rappresentando un vero e proprio cambio di passo nel riconoscimento e nella gestione della sindrome.

La normativa regionale si concentra su obiettivi fondamentali per migliorare la qualità della vita dei fibromialgici:

  • Viene garantita l’istituzione di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari, essenziali data la complessità della patologia, assicurando un approccio integrato alle cure. Verranno istituiti un Osservatorio e un Registro regionale per monitorare l’incidenza della malattia e raccogliere dati cruciali. La legge prevede lo stanziamento di fondi specifici destinati sia alla ricerca scientifica sulla fibromialgia sia al supporto operativo delle associazioni di pazienti che operano sul territorio.

La presentazione di oggi segna l’avvio della fase attuativa, garantendo che i diritti e le tutele previste diventino presto realtà tangibile per migliaia di cittadini in Campania.


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Lutto ad Afragola per la scomparsa di Marco Iazzetta, l’operaio deceduto dopo incidente in un cantiere a Scampia

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Marco Iazzetta, operaio sessantatreenne originario di Afragola, è venuto a mancare presso l’ospedale Clinica Villa dei Fiori a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute. L’uomo era stato vittima di un incidente sul lavoro lo scorso 10 settembre: durante le attività in un cantiere edile a Scampia, era precipitato dal quarto al terzo piano di una palazzina in costruzione.

La salma è stata trasferita al policlinico di Napoli dove verrà effettuata l’autopsia. Sull’episodio stanno conducendo le indagini i carabinieri della stazione di Marianella.

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Striano (Napoli): Macelleria dell’orrore in un garage, sequestrata una tonnellata di carcassa destinata al piatto tipico

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Le autorità hanno inferto un duro colpo all’illegalità alimentare scoprendo e smantellando un laboratorio clandestino attivo nel comune di Striano. Un comune garage era stato trasformato in un vero e proprio macello abusivo, operante in condizioni igieniche descritte come “pessime” e gravemente pericolose per la salute pubblica.

Il laboratorio si dedicava in particolare alla produzione artigianale del noto street food partenopeo: ‘O pere e ‘o musso’

L’operazione ha portato al sequestro di circa una tonnellata di carni, frattaglie e visceri che, se immesse sul mercato, avrebbero rappresentato un concreto rischio per i consumatori. Le carni venivano lavorate in totale assenza di normative igienico-sanitarie.

Il responsabile dell’attività è stato immediatamente denunciato. Le accuse a suo carico sono pesanti e riguardano la frode fiscale (per l’attività in nero e l’evasione delle tasse) e, soprattutto, il pericolo per la salute pubblica.

L’episodio riaccende i riflettori sui rischi legati alla filiera alimentare abusiva e sulla necessità di garantire controlli rigorosi a tutela dei cittadini.

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