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Cronaca

Dramma nel Torinese, il giovane Mirko non ce l’ha fatta: aveva 14 anni

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Dolore e lacrime a Cimone, in provincia di Torino, per la scomparsa del 14enne Mirko Petrolli, morto a seguito di un drammatico incidente di caccia.

Era la scorsa domenica quando il giovane aveva accompagnato il padre sul Monte Bondone insieme ad alcuni amici. Il gruppo stava percorrendo il sentiero della Corazza, quando il 14enne è scivolato all’improvviso precipitando in un canalone per centinaia di metri.

A quel punto è stato lanciato l’allarme ed è intervenuto sul posto il soccorso alpino in elicottero. Mirko è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove è stato intubato e ricoverato in terapia intensiva a seguito di un intervento chirurgico, ma proprio quando sembrava che le sue condizioni fossero stabili, il giovane si è spento dopo tre giorni di ricovero.

Pertanto la famiglia ha deciso di donare i suoi organi, mentre il sindaco Damiano Bisesti ha proclamato il lutto cittadino.

Cronaca

Silvia colta da un malore durante cena di famiglia: morta a soli 40 anni

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Tragedia avvenuta ad Alatri, nel Frusinate, dove la 40enne Silvia Licocci ha perso la vita in ospedale dopo un malore occorsogli durante una cena in famiglia.

Secondo le prime informazioni la donna, residente nella contrada di Monte San Marino, avrebbe accusato un malore mentre stava cenando con il compagno e alcuni amici, morendo poco dopo il trasporto al Pronto Soccorso. Lascia il compagno e i due figli.

Al momento non si conoscono le cause del decesso, anche se l’autopsia potrà far luce sulla vicenda. Numerosi i messaggi di cordoglio sui social, tra cui quello di Flavia:

“Ciao amica, questa notizia mi ha sconvolto la vita”.

Inoltre, si è accodata al cordoglio di familiari e amici anche la parrocchia San Valentino di Alatri:

“Oggi è una giornata molto triste e dolorosa per la nostra Comunità. Abbiamo perso un’amica, Silvia Licocci, una giovane donna e mamma”.

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Cronaca

Shock nel Mantovano, minorenne spara ad un coetaneo sull’autobus: arrestato

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Sono stati momenti concitati a bordo di un autobus di linea che trasportava gli studenti delle scuole superiori, visto che uno dei minori ha impugnato un’arma ed esploso un colpo ferendo un suo coetaneo alla bocca e alla mandibola.

L’episodio è avvenuto lo scorso 22 novembre ad Asola, in provincia di Mantova, con il responsabile arrestato e associato al carcere minorile Beccaria di Milano, come disposto dal Gip per i Minorenni di Brescia.

Pertanto il ragazzo ferito è stato soccorso dagli amici e portato all’ospedale civile di Mantova, dove i medici hanno rimosso l’ogiva di un proiettile di piccolo calibro che gli aveva causato anche la frattura della mandibola. In seguito, l’arma incriminata è stata rinvenuta nel fiume Oglio nel comune di Canneto.

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Cronaca

Aversa, due ragazzini pestati all’uscita da teatro: la denuncia

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Brutale pestaggio avvenuto ad Aversa, nel Casertano, dove due giovanissimi sono stati aggrediti all’uscita del teatro dove avevano da poco finito le prove. Una violenza senza senso, che la madre di uno dei due ha voluto denunciare:

“Prima li hanno provocati e poi li hanno picchiati, in dieci contro due, senza motivo. A mio figlio hanno rotto il setto nasale, mentre l’amico ha un piede fratturato. Poteva diventare una tragedia”.

L’episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, tramite il racconto dell’attrice e direttrice artistica dell’Associazione Musidantea 2.0, Carmen Pommella:

“I ragazzi avevano appena finito le prove di teatro, era circa mezzanotte, e sono andati a mangiare un panino in zona Seggio. All’improvviso si avvicina una persona che strappa di mano una bottiglia di birra a uno dei ragazzi e gliela tira addosso, non contento spintona l’altro ragazzo. A quel punto li avvisa dicendo ‘è meglio che ve ne andate’. Immediatamente vengono accerchiati e pestati da dieci persone, davanti agli occhi delle fidanzate”.

Poi, prosegue: “È stata una scena terribile, sono ancora tutti molto provati. Aversa è un territorio difficile, nei fine settimana raccoglie il peggio della provincia. Non ci sono controlli e la città è in mano a criminali e violenti che pensano di fare ciò che vogliono. I nostri ragazzi sono stati picchiati senza motivo, non è la prima volta. Quanti ancora dovranno subire la stessa sorte? Ci sentiamo inermi e indifesi”.

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