Resta sintonizzato

Cronaca

Blitz della GdF, sgominata rete di fedelissimi di Messina Denaro: 17 arresti

Pubblicato

il

Blitz degli agenti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, porto abusivo d’armi, turbata libertà degli incanti, estorsione, rapina e favoreggiamento personale.

In particolare sette di questi sono finiti in carcere, altri 10 ai domiciliari e per una è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Le indagini hanno consentito di far luce sugli affari della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo, fedelissima del boss Matteo Messina Denaro, nel settore dei supermercati, del catering e nella gestione dei pescherecci per la pesca del gamberone rosso.

Pertanto, sono state ricostruite le dinamiche mafiose che hanno portato all’ascesa di Domenico Centonze, divenuto nel tempo un punto di riferimento delle più svariate attività criminali, per conto del clan facente capo a Dario Messina, attualmente detenuto. Secondo l’accusa egli controllava la riscossione di crediti insoluti, dirimeva controversie, organizzava traffici di stupefacenti tra Palermo e i territori del mandamento.

Inoltre, figura anche il nome di un grosso imprenditore alimentare nell’indagine della Dda di Palermo, che nel corso delle investigazioni ha scoperto una capillare rete di supermercati riconducibile all’imprenditore Luigi Prenci, 54 anni, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Prenci, grazie a pregressi rapporti d’amicizia con i vertici del clan, avrebbe potuto espandere la propria sfera d’affari in diversi settori, acquisendo la proprietà e la gestione di numerose società. In cambio del sostegno del clan, l’imprenditore avrebbe assicurato a Cosa Nostra l’assunzione di affiliati e di loro parenti.

Cronaca

Napoli, guardia giurata aggredita da operatori di un’ambulanza privata: la denuncia

Pubblicato

il

Violenta aggressione avvenuta all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove una guardia giurata è stata colpita da alcuni operatori di un’ambulanza privata.

Stando alle prime informazioni gli aggressori avrebbero minacciato la vittima di disarmarla e di spararle, ma l’intervento di un poliziotto libero dal servizio e di una pattuglia di ronda della security hanno evitato conseguenze peggiori.

Ecco la nota dell’azienda ospedaliera:

“L’azienda ospedaliera sta portando avanti importanti azioni di contrasto nei confronti di quegli operatori delle ambulanze private che, in modo abusivo, posizionano biglietti pubblicitari dei propri servizi all’interno dell’ospedale”.

Continua a leggere

Cronaca

Shock a Taranto, 73enne muore cadendo da una barella: indagate 4 persone

Pubblicato

il

Un vero e proprio dramma quello avvenuto lo scorso 15 gennaio all’ospedale San Pio di Castellaneta, dove un uomo di 73 anni è morto accidentalmente.

In particolare, il paziente stava per essere dimesso e aspettava il figlio che lo avrebbe dovuto riportare a casa, quando è caduto da una barella morendo per la gravità delle lesioni riportate.

A quel punto i familiari della vittima hanno sporto denuncia ai carabinieri, con tre medici e un infermiere ora indagati per colpa medica e omissione di custodia.

Continua a leggere

Cronaca

Caserta, violente rapine in casa di un avvocato e dei suoi vicini: arrestati i responsabili

Pubblicato

il

A seguito della violenta rapina avvenuta il 22 aprile 2023 a Caserta, ai danni dell’avvocato Vittorio Giaquinto, la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha dato inizio alle indagini che hanno portato all’arresto di 8 persone coinvolte nel raid presso l’abitazione della vittima.

Pertanto la Polizia di Stato di Caserta unitamente al Servizio Centrale della Polizia di Stato ha dato esecuzione ad ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli 8 indagati, ritenuti indiziati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata alle rapine e ai furti in abitazione.

Stando alla ricostruzione dell’epoca, ben 4 soggetti travisati con scaldacollo calzati fino al naso e con cappellini muniti di visiera, si erano introdotti all’interno del condominio attraverso lo scavalcamento di un muro di recinzione che permette di accedere ad un giardino confinante con la corte stessa e, dopo aver percorso le scale esterne che conducono al primo piano dello stabile, avevano forzato una porta-finestra, entrando nell’appartamento dei coniugi vicini di casa dell’avvocato.

A quel punto la coppia è stata aggredita con spranghe di ferro, riportando alcune contusioni e una volta immobilizzati dai 4 banditi, hanno assistito inermi al furto di alcuni orologi e di alcune migliaia di euro da parte dei rapinatori.

Poi, uno di loro, ha intimato alla donna di recarsi alla porta dell’avvocato e farsi aprire con una scusa, colpendo il legale con una mazza di ferro all’altezza del capo, conducendolo nell’appartamento dei coniugi dove è stato immobilizzato e legato.

Nel frattempo, i rapinatori sono riusciti a entrare in casa dell’avvocato aprendo due casseforti, portando via una pistola, orologi, monili in oro e denaro contante per un valore ammontante ad alcune centinaia di migliaia di euro, per poi darsi alla fuga.

Tuttavia, le indagini hanno consentito di ricostruire quanto accaduto e di scoprire l’esistenza di uno strutturato gruppo specializzato nelle rapine e nei furti in abitazione, operante nella intera regione Campania, composta da soggetti italiani che svolgono il ruolo di basisti e da soggetti di etnia rom che svolgono il ruolo di esecutori materiali.

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy