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Cronaca

Maxi operazione dei Nas, scoperta truffa dei falsi certificati dei medici legali: 5 indagati

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Maxi operazione dei carabinieri del Nas, che su coordinamento della Procura di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di sequestro ai danni di 33 società di pompe funebri implicate in un giro d’affari di circa 35mila euro, con cinque dirigenti medici legali indagati.

Le indagini, durate circa due anni, hanno consentito di scoprire la truffa dei falsi certificati dei medici legali, i quali avevano un tariffario fisso. In particolare servivano 50 euro per una certificazione di morte naturale e 70 euro per il test del Dna per ottenere l’ok alla cremazione.

Ecco quanto spiegato dal colonnello Alessandro Casertano:

“Le attività d’indagine hanno seguito tre direttrici. L’inchiesta è partita da alcuni casi di assenteismo di medici, successivamente approfonditi attraverso attività tecniche e riprese. Le successive indagini hanno fatto emergere falsi, certificazioni false, rilascio per esame Dna per procedere a cremazione. Normalmente il medico deve andare sul posto, constatare il decesso, autorizzare il trasporto salma che avviene attraverso il certificato rilasciato dall’ufficio di stato civile del Comune di Napoli”.

Dello stesso avviso il comandante del Nas, generale Raffaele Covetti:

“Attestazioni e firme erano state falsificate. C’erano procacciatori per documenti falsi, emissione certificati ed emissione pass. Tutto documentato da video con passaggio di somme di denaro per accertamento del decesso. Si tratta di kit tracciati, che può avere solo l’Asl, ma erano in possesso degli imprenditori”.

Cronaca

Centro Direzionale di Napoli, furia sulle auto dei residenti

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Rabbia e preoccupazione tra i residenti del Centro Direzionale di Napoli dopo il danneggiamento delle automobili parcheggiate ai piedi dei grattacieli.

Una brutta sorpresa per una dozzina di autisti che hanno ritrovato la propria auto con parabrezza sfondato e vetri in frantumi ma senza alcun oggetto portato via dall’abitacolo.

Rabbia e preoccupazione tra gli abitanti del Centro Direzionale di Napoli dopo il danneggiamento delle automobili parcheggiate ai piedi dei grattacieli. Una brutta sorpresa per una dozzina di autisti che hanno ritrovato la propria auto con parabrezza sfondato e vetri in frantumi ma senza alcun oggetto portato via dall’abitacolo.

Il fatto è accaduto nel sottopasso delle torri residenziali della cittadella posta a due passi dalla stazione centrale. In particolare, si tratta del “corridoio” a ridosso di via Taddeo da Sessa che consente l’accesso ai garage di diversi edifici privati, dunque di centinaia di persone e famiglie. L’idea dei residenti è che l’autore del gesto possa essere un disperato che si è accanito sui veicoli in sosta senza un motivo preciso. Ma al momento non si conoscono i motivi che hanno spinto l’ignoto – o gli ignoti – a tale gesto.

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Cronaca

Stalking, chiesto oltre un anno di carcere per l’ex gieffina Lulù Selassie

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La Procura di Roma ha chiesto una condanna ad un anno e 4 mesi di reclusione per Lucrezia Hailé Selassie, 26enne ex Grande Fratello, accusata di stalking ai danni di Manuel Bortuzzo, anch’egli ex concorrente del noto programma di Canale 5.

In particolare fu lo stesso atleta paralimpico a denunciare la donna, accusata di averlo perseguitato per mesi, con l’aggravante delle minacce di morte. I due infatti, avevano una relazione iniziata proprio nel GF, mentre gli atti persecutori sarebbero stati perpetrati per mesi dopo la rottura.

Inoltre Bortuzzo sarebbe stato più volte pedinato, poiché la 26enne non accettava la fine della loro storia, arrivando anche ad aggredirlo fisicamente. Pertanto fu sottoposta al divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico.

Secondo i magistrati, la donna “avrebbe procurato al suo ex fidanzato, con i suddetti atteggiamenti, uno stato d’ansia e di paura e un fondato timore per la sua incolumità, costringendolo a modificare le proprie abitudini di vita, al punto di bloccarlo e di non sentirsi libero di spostarsi serenamente e di iniziare una nuova relazione”.

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Cronaca

Il mondo della tv piange la scomparsa di Pietro Genuardi: aveva 62 anni

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Il mondo della tv piange la scomparsa dell’attore Pietro Genuardi, morto all’età di 62 anni per una grave malattia del sangue.

L’uomo era ricoverato presso il Policlinico Umberto I di Roma e si è spento stamane circondato dall’affetto dei suoi cari, con l’annuncio dato dalla moglie Linda, il figlio Jacopo, la mamma Gabriella e il padre Pippo.

Nel corso della sua carriera ha recitato nelle soap ‘Vivere’ e ‘Centovetrine’, mentre il suo ultimo lavoro è la fiction Rai ‘Il Paradiso delle Signore’, che ha abbandonato circa un anno fa per intraprendere le cure.

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