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Cronaca

Truffa sul ‘bonus facciata’, riciclati 30 milioni: arrestate 13 persone

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Blitz del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Avellino, che ha sgominato una vera e propria associazione a delinquere che utilizzava il ‘bonus facciata’ per creare e commercializzare crediti d’imposta fittizi.

Pertanto sono state emesse 13 misure cautelari, di cui due arresti in carcere, due arresti ai domiciliari, otto divieti di esercitare l’attività d’impresa della durata di un anno, e un’interdizione temporanea di un anno dell’esercizio dell’attività di commercialista.

In particolare l’associazione ha accumulato oltre 30 milioni di euro di crediti d’imposta che tra il 2021 e il 2022 sono confluiti nel cassetto discale di una società riconducibile ad uno degli indagati, residente ad Avellino e ritenuto a capo dell’associazione, che ha utilizzato una parte di questi soldi in una società toscana che milita nella serie D di calcio, di cui risultava gestore e titolare di fatto.

Attualità

A Salerno un presidio di solidarietà per il Colonnello indagato nell’omicidio Vassallo

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SALERNO, 14 novembre 2025 – Un’ondata di solidarietà ha animato questa mattina la Cittadella Giudiziaria di Salerno, dove un nutrito gruppo di amici ed ex colleghi si è radunato in sostegno del Colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, indagato nell’inchiesta sull’omicidio del “sindaco-pescatore” Angelo Vassallo.

I manifestanti, alcuni giunti perfino da Lazio e Sicilia, hanno indossato magliette e casacche con la scritta “Io sto con Fabio Cagnazzo” e hanno posizionato uno striscione con la richiesta “Verità e giustizia anche per Fabio Cagnazzo”. Il presidio si è tenuto in concomitanza con il prosieguo dell’udienza preliminare all’interno del Palazzo di Giustizia.

Un amico del Colonnello ha preso la parola, sottolineando le ragioni della mobilitazione: “Siamo qui per testimoniare vicinanza a Fabio e chiedere la verità processuale. Siamo estremamente convinti dell’innocenza di Fabio, lui è il primo che chiede giustizia non solo per sé ma anche per il sindaco Vassallo”.

Il portavoce ha poi aggiunto un’affermazione forte, evidenziando il profilo di Cagnazzo: “Lui è un uomo delle istituzioni, è un colonnello dei carabinieri che ha arrestato centinaia di latitanti e non è possibile che debba essere il capro espiatorio di questa vicenda”.

Presente al presidio anche la sorella del Colonnello Cagnazzo, mentre il figlio di Angelo Vassallo, Antonio, è stato visto accedere in Tribunale, rendendo l’atmosfera ancora più carica di attesa e tensione.

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“Visitami subito!” medico minacciato con forbici in pronto soccorso

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NAPOLI, 14 novembre 2025 – Un episodio di violenza e follia ha scosso il pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, nel quartiere Ponticelli di Napoli, dove un medico è stato minacciato con delle forbici.

L’allarme è scattato ieri, quando al numero di emergenza 112 è giunta una richiesta di aiuto. Un uomo di 31 anni, in evidente stato di agitazione, avrebbe minacciato il personale sanitario brandendo un paio di forbici. La sua pretesa era quella di essere visitato immediatamente, accusando il medico di turno di non averlo assistito con la dovuta tempestività.

I Carabinieri sono intervenuti rapidamente sul posto, riuscendo a bloccare e a “disarmare” il 31enne. L’uomo è stato denunciato per minaccia aggravata a personale sanitario.

L’accaduto riporta l’attenzione sulla crescente serie di aggressioni e episodi di violenza che colpiscono i professionisti della sanità nei pronto soccorso italiani.

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campania

Napoli trema all’alba: scossa 2.3 sul Vesuvio sveglia la popolazione: epicentro tra Massa di Somma e San Sebastiano.

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Terremoto a Napoli, scossa di magnitudo 2.3 sul Vesuvio alle 4,31: avvertita dalla popolazione
Terremoto di magnitudo 2.3 alle ore 4,31 di oggi sul Vesuvio, tra Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio.
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 è stata registrata sul Vesuvio questa notte, venerdì 14 novembre, attorno alle ore 4,31, dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il sisma è stato localizzato con epicentro tra Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio, ad una profondità attualmente stimata di circa 2 chilometri ed è stato distintamente avvertito dalla popolazione dei comuni del vesuviano e nell’area est di Napoli. Il terremoto è avvenuto a circa 5 chilometri di distanza da Portici e a 6 chilometri da Torre del Greco ed Ercolano. Ed è stato avvertito anche nei comuni della provincia di Salerno, come Scafati.

Il terremoto di magnitudo 2.3 registrato dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano
Al momento, a quanto si apprende, non si registrerebbero danni a cose o persone. I terremoti sul Vesuvio non hanno legami con l’altro vulcano dei Campi Flegrei, che si trova a nord di Napoli. Come ha spiegato più volte l’Osservatorio Vesuviano, infatti, le scosse che si registrano sul Vesuvio sono causate dall’abbassamento del cratere. Il Vesuvio è un complesso vulcanico composto dal Monte Somma, la caldera più antica, e dal Vesuvio vero e proprio, con il caratteristico cono, nato all’interno della caldera, dopo l’eruzione che distrusse Pompei nel 79 d.C. Dal 1944, dopo l’ultima eruzione, il vulcano è entrato in fase di quiescenza. Ad oggi si registra attività fumarolica e bassa sismicità. I terremoti avvengono quasi tutti a circa 1-2 chilometri di profondità. Il suolo sul Vesuvio si abbassa di circa 6 millimetri all’anno.

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