Il diritto alla sessualità entra in carcere. A distanza di oltre un anno dalla pronuncia della Consulta, arriva il primo concreto segnale dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Dap, che apre definitivamente la strada alla possibilità di concedere colloqui intimi dietro le sbarre. «Un vero e proprio diritto soggettivo»del detenuto – secondo i giudici – che ora è consentito e stabilito dalle linee guida diffuse dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
Ad usufruire di questo tipo di incontri potranno essere soltanto il coniuge o la persona stabilmente convivente del detenuto, in diversi casi anche più di una volta al mese. I numeri dei colloqui potranno sostituire gli stessi di quelli visivi periodicamente concessi e dureranno al massimo due ore.
La priorità sarà data ai detenuti che non hanno permessi premio, né altri benefici penitenziari che consentano di coltivare i rapporti affettivi all’esterno. Inoltre, in questo senso saranno privilegiati i detenuti, compresi gli imputati, che a parità di condizioni con altri devono espiare pene più lunghe e che sono in stato di privazione della libertà da più tempo.
La camera degli incontri, arredata con un letto e servizi igienici e senza la possibilità di chiusura dall’interno, sarà sorvegliata soltanto all’esterno dal personale di Polizia penitenziaria adeguatamente equipaggiato per il controllo dei detenuti e delle persone ammesse ai colloqui intimi.
La scelta ha però avuto anche dei risvolti negativi, in particolare c’è stata una dura presa di posizione del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, l’organizzazione più rappresentativa del Corpo, che in una nota inviata ai vertici del Ministero della Giustizia ha dichiarato: “Non possiamo tollerare che la dignità professionale dei poliziotti penitenziari venga svilita fino al punto da renderli, di fatto, custodi dell’intimità altrui. Noi non ci siamo arruolati per diventare “guardoni di Stato”, né accetteremo che tale ruolo improprio venga normalizzato per l’assenza di un progetto credibile, serio e sostenibile.”
Milk (R)evolution è un progetto promosso dall’APS Comunica Sociale, sostenuto con i fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che ha attivato un collettivo di artisti attraverso varie azioni che coinvolgano i giovani dell’area a Nord di Napoli nella rigenerazione di spazi urbani nella loro comunità, attraverso l’arte.
Questa call for artists è rivolta a giovani artisti tra 18 e 35 anni impegnati in quattro discipline: street art, serigrafia, graphic novel e fotografia.
Per partecipare, bisogna inviare entro il 23 maggio 2025, un progetto che esplori il contrasto alla cementificazione urbana e promuova la riqualificazione delle città, in relazione alla propria disciplina artistica. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con diverse realtà campane: Cantiere Giovani, Rete CSL – Coordinamento Sviluppo Locale, Ass. F2Lab, Collettivo Caveau e spazio giovani “Il Cantiere“.
Il territorio di riferimento è l’area di Napoli nord dovel’ipercementificazione urbana e la mancanza di spazi verdi e di socialità è un’emergenza tangibile, dove numerosi sono gli angoli e le aree dismesse che necessitano di interventi per essere restituiti e goduti dalla cittadinanza.
Il progetto pone l’attenzione su questa problematica attraverso diverse azioni mirate, con il coinvolgimento di giovani artisti del territorio. Una call for artists, un bando di concorso per selezionare 4 artisti e il supporto alla produzione di opere di street art, serigrafia, fotografia e graphic novel.
Successivamente, sono in programma workshop e percorsi formativi con i giovani del territorio e l’organizzazione di un “Hackathon dell’arte”, un evento pubblico per avvicinare il mondo artistico a quello dell’impresa e garantire continuità al lavoro dei giovani artisti campani.
Ogni proposta selezionata riceverà un contributo economico per lo sviluppo del proprio progetto tra maggio e ottobre 2025, oltre al materiale necessario alla sua realizzazione. Il percorso prevede, inoltre, degli incontri con il team di Comunica Sociale per condividere il progresso dei vari progetti e la realizzazione di un laboratorio con i giovani del territorio. L’intero percorso si concluderà a Dicembre 2025 con un evento in cui verranno invitate diverse realtà imprenditoriali, allo scopo di facilitare opportunità di sviluppo e networking agli artisti.
Comunica Sociale nasce nel 2011 con l’obiettivo di promuovere la cooperazione in ambito culturale e artistico. In particolare, svolge attività di organizzazione e promozione di attività culturali, sociali ed educative, accompagnate dal valore aggiunto dell’attenzione alle nuove tecnologie e ai più innovativi strumenti di comunicazione. www.comunicasociale.eu
Una pizza margherita “speciale” e la statuina in terracotta con le sembianze di Papa Leone XIV.
Così, da Spaccanapoli a San Gregorio Armeno, pizzaioli ed artigiani del presepe hanno deciso di celebrare, in tempi record, l’elezione a pontefice del Cardinale Robert Francis Prevost.
“Ho apprezzato il suo primo discorso incentrato sulla pace – dice Ciro Messere, proprietario della pizzeria che oggi ha servito ai suoi clienti pizze con la scritta, fatta di mozzarella, Papa Leone – e spero che continui il percorso indicato da Francesco specie per quanto riguarda l’attenzione agli ultimi del mondo”.
“Ho lavorato tutta la notte sulla statuina – svela dal canto suo Genny Di Virgilio artigiano del presepe napoletano– basandomi su una delle foto scattate ieri dove Il Papa, l’americano, sorride e saluta i fedeli”.
Il mercato settimanale del mercoledì, in località piazzale Don Sossio Giordano di Orta di Atella (Ce), potrebbe vedere minato il suo regolare svolgimento. La Protezione Civile ha disposto alcune tende proprio all’interno del piazzale dove si tiene il mercato, occupando così una grossa fetta dello slargo ortese in questione. La schiera di tende dovrebbe presumibilmente – non vi è una conferma ufficiale – servire per ospitare alcuni sfrattati.
La S.I.V.A. (Sindacato Italiano Venditori Ambulanti) ha chiesto il regolare svolgimento del mercato previo la recinzione delle tendopoli ed il trasferimento degli Operatori con i posteggi in quell’area.
Di seguito, riportiamo il comunicato ufficiale rivolto al Sindaco Antonio Santillo da parte di S.I.V.A.:
“Sono pervenute alla scrivente Organizzazione Sindacale di categoria, quale Associazione maggiormente rappresentativa degli operatori su aree pubbliche nella Regione Campania, ai sensi dell’art. 52, comma 1, lett. m) della vigente Legge regionale n. 7 del 21.04.2020 richieste di delucidazioni riguardanti il regolare svolgimento del mercato di Mercoledì 7 maggio 2025, considerato che sull’area sono state posizionate delle tende della Protezione Civile. Considerato che non risponderebbe a criteri di equità porre limitazioni temporali alle attività su aree pubbliche svolte nel mercato settimanale in quanto sarebbe causa di una concorrenza sleale rispetto alla legittima vendita degli stessi prodotti, alimentari e non alimentari, negli esercizi commerciali in sede fissa, con apertura libera prevista dall’art. 31 del d.l. 6/12/2011 n. 223, convertito dalla legge n. 214 del 22/12/2011. Ci permettiamo di suggerire di recintare le tende, trasferire gli assegnatari dei posteggi esistenti nell’area recintata, per l’emergenza in altra area del mercato, ed assicurare il regolare svolgimento del mercato, considerato che trattasi di oltre 100 Operatori e di conseguenza di oltre cento Famiglie. Nel ringraziare anticipatamente per l’auspicato benevole accoglimento della presente, cogliamo l’occasione per distintamente salutare”.