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POLITICA

Insulti social a Liliana Segre, proseguono le indagini su un centinaio di account

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Devono proseguire le indagini sugli insulti social per diffamazione, con l’aggravante della discriminazione dell’odio razziale, nei confronti di Liliana Segre.

Lo ha deciso il gip di Milano Alberto Carboni, che ha ordinato alla Procura di identificare con nuovi accertamenti 86 account, accogliendo in sostanza l’istanza ad andare avanti con il procedimento avanzata dalla Senatrice a vita, tramite l’avvocato Vincenzo Saponara.
Lo stesso giudice ha ordinato l’iscrizione di nove persone che non erano state indagate e l’imputazione coatta per altre sette. La Procura aveva chiesto l’archiviazione per 17 posizioni. Archiviata l’accusa nei confronti di chef Rubio. 

 Accusare “di nazismo una reduce dai campi di sterminio integra di per sé” la diffamazione ed è “uno sfregio alla verità oggettiva” e “la più infamante delle offese per la reputazione di chi ha speso la propria vita per testimoniare gli orrori del regime e per coltivare la memoria dell’olocausto”. Lo scrive il gip Alberto Carboni nell’ordinanza con cui, respingendo in gran parte le richieste della Procura, ha ordinato di andare avanti con le indagini su 86 account per gli insulti a Liliana Segre, di indagare altre nove persone e di disporre l’imputazione coatta per sette. Il “web”, scrive il gip, non può essere una zona franca. 

Il gip nel suo provvedimento, depositato stamani, ordina al pm di Milano Nicola Rossato, che aveva chiesto l’archiviazione per 17 indagati, di formulare l’imputazione coatta, ossia il decreto di citazione diretta a giudizio, per sette persone (non Chef Rubio la cui posizione viene archiviata). In più, ordina l’iscrizione con nuove indagini su altre nove persone, mai indagate prima, tra cui Nicola Barreca, che nel 2023 figurava come segretario cittadino della Lega a Reggio Calabria.
Inoltre, lo stesso giudice ha ordinato che “siano svolte nuove indagini (richiesta di acquisizione dati telematici, accertamenti Osint e sui dati personali presenti nei profili social) volte a identificare i seguenti profili social” e ne elenca 86 in totale.

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POLITICA

Campi Flegrei, Musumeci: “Stato di emergenza? Non credo che i Comuni abbiano di ché lamentarsi”

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“Intanto mi piacerebbe ne parlassero con me e non attraverso la stampa. Ma non credo che i comuni abbiano di che lamentarsi. Sento alcuni sindaci settimanalmente i quali con grande onestà intellettuale dicono che non hanno mai avuta tanta attenzione da un governo nazionale”.

Lo ha detto il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci rispondendo ai giornalisti sui dubbi manifestati da alcuni comuni dell’area flegrea sulla proclamazione dello stato di emergenza per il rischio bradisismo.

“Ho avviato questa macchina – ricorda Musumeci – un anno e mezzo fa, tre giorni dopo aver ascoltato i sindaci. Poi è chiaro che ognuno è libero di esprimere i propri pareri, dei quali io tengo conto, ma anche noi abbiamo i nostri obiettivi da raggiungere.

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Caserta

Piantedosi: “Il Comune di Caserta sciolto per assenza di legalità”

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Alla gestione dei parcheggi pubblici ai servizi socio-assistenziali, dai lavori nelle scuole o nelle strade alla manutenzione del verde: nel Comune di Caserta la camorra o soggetti ad essa contigui si infiltravano per lucrare guadagni negli anni dell’amministrazione targata Pd dell’ex sindaco Carlo Marino, in carica dal giugno 2016 all’aprile scorso, quando il Governo ha sciolto l’ente comunale per infiltrazioni camorristiche.

Un quadro di illegalità e condizionamenti diffusi e profondi che emerge in dalla relazione del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, allegata al Decreto del Presidente della Repubblica in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Il Ministro parla di “una evidente assenza di legalità dell’azione amministrativa e uno stato di precarietà degli uffici comunali, da cui conseguono irregolarità gestionali e un preoccupante livello di compromissione dell’amministrazione comunale”, e di una struttura politico-amministrativa “costantemente orientata ad eludere i principi di legalità, trasparenza, imparzialità e correttezza, tendenza aggravata dai rapporti di collegamento diretto e indiretto tra il sindaco, l’ex vicesindaco e l’ex assessore con la criminalità organizzata”.

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POLITICA

Bradisismo, il Sindaco di Pozzuoli: “Rubate questa notte le batterie dei semafori provvisori”

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“Purtroppo questa notte hanno rubato le batterie dei semafori posizionati a via Pergolesi per regolare il senso unico alternato, istituito nella giornata di ieri a causa delle lesioni al campanile della chiesa. Stiamo provvedendo alla sostituzione, ma consentitemi di esprimere un senso di amarezza profonda per un gesto assurdo, compiuto in una situazione in cui siamo tutti al lavoro per gestire questa emergenza”.

Lo denuncia sui social il Sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni.

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