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Cronaca

Uccise Santo per una scarpa sporca, condannato a 18 anni e 8 mesi di reclusione

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Diciotto anni e 8 mesi di reclusione: questa la condanna inflitta dal Tribunale per i minorenni di Napoli al diciassettenne accusato dell’omicidio di Santo Romano, il giovane di 19 anni ucciso nella notte tra l’1 e il 2 novembre dell’anno scorso a San Sebastiano al Vesuvio, dopo una lite per un paio di scarpe sporcate.

Il processo si è svolto con il rito abbreviato. La Procura aveva chiesto la condanna a 17 anni di reclusione.

La notizia della sentenza ha scatenato all’esterno del tribunale, urla di contestazione da parte della folla di familiari e amici della vittima. “La giustizia ha fallito di nuovo, è uno schifo, per questo i minorenni continuano ad ammazzare”, ha detto Filomena Di Mare, mamma di Santo Romano.

Alla reazione della madre e della zia di Santo Romano si associa quella di Simona, una giovane madre giunta con il figlio all’esterno del Tribunale. “Vergognoso, cosa ho insegnato a mio figlio venendo qui? Volevo fargli capire che chi sbaglia paga e invece abbiamo avuto la dimostra che non è così. Al posto di Santo poteva esserci mio figlio, o chiunque altro. Se questa è la giustizia, siamo rovinati”. “E’ un fallimento della società. Se proviamo a insegnare ai nostri figli il rispetto delle regole e poi vediamo queste cose… siamo in una guerra, non sotto le bombe ma di fronte a pistole e coltelli che possono colpirci in ogni momento”, incalza Mariarca, zia di Santo.

La folla di amici e parenti di Santo ha applaudito le invettive della madre contro la giustizia e i giudici.

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Cronaca

San Giorgio a Cremano, falso allarme bomba in una scuola

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Attimi di panico per un allarme bomba, rivelatosi falso, all’Istituto ‘Enrico Medi’ a San Giorgio a Cremano (Napoli): a darne notizia sui social il Sindaco, Giorgio Zinno, che condanna voci infondate, soprattutto in un contesto sensibile quale la scuola.

Una segnalazione anonima intorno alle 8.00 – scrive il sindaco – è giunta al Commissariato di Polizia e annunciava la presenza di un ordigno presso l’Iti ‘Medi’.

A quel punto le forze dell’ordine, giunte sul posto, hanno avviato le procedure di evacuazione della scuola, mentre attraverso la Polizia Municipale, è stata interdetta la strada al traffico per garantire la massima sicurezza di studenti, docenti e personale.

Intanto nell’Istituto gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di San Giorgio a Cremano e il nucleo cinofilo di Napoli hanno effettuato un’approfondita ispezione dell’edificio, effettuata con i cani e con apposita strumentazione, accertando che si trattasse di un falso allarme.

Gli studenti sono rientrati regolarmente in aula e le lezioni sono riprese in sicurezza.

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Caserta

Caserta, accoltella un uomo durante un diverbio in strada: arrestato 50enne

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Con l’accusa di tentato omicidio e lesioni aggravate ai danni di un uomo, reati commessi in seguito ad una lite, un 50enne è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Caserta.

L’episodio è avvenuto nella tarda serata di ieri. I poliziotti della Squadra Volante della Questura di Caserta sono intervenuti nella zona del “Rione Tescione” in seguito alla segnalazione di una lite tra due uomini giunta al 113; una volta sul posto, i poliziotti hanno individuato l’aggressore, che appena li ha visti ha provato a fuggire in auto ma è stato bloccato; il 50enne è stato perquisito e trovato in possesso di un coltello con una lama di circa 10 centimetri, sporco di sangue fresco.

L’arma è stata sequestrata e sono partiti gli accertamenti degli agenti, che al pronto soccorso dell’ospedale di Caserta hanno individuato il ferito, che presentava tagli al collo e al braccio compatibili con il coltello trovato al 50enne.

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Cronaca

Ecoreati, in Italia 6.979 illeciti dal 2015: la Campania è la prima regione

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In Italia sono 6.979 i reati accertati da giugno 2015 a dicembre 2024, con una media di un illecito penale ogni 3 verifiche fatte.

La Campania è la prima regione per numero di reati, seguita da Sardegna e Puglia.

Il 40,5% degli illeciti sono stati riscontrati nelle 4 regioni “a tradizionale presenza mafiosa: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria”. Sono stati sequestrati beni in tutta Italia per 1,155 miliardi di euro. Lo affermano Legambiente e Libera nel bilancio elaborato nel decimo anniversario della legge sugli ecoreati e in vista dell’appuntamento con “ControEcomafie”, la conferenza nazionale promossa dalle due associazioni, in collaborazione con l’Università Roma Tre e l’associazione “Casa Comune”, in agenda il 16 e 17 maggio a Roma.

Nei quasi dieci anni esaminati sono 21.169 i controlli effettuati, 12.510 le persone denunciate e 556 quelle arrestate.

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