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Cronaca

Napoli, rintracciato e arrestato latitante dal 2023

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I carabinieri della Compagnia di Venosa (Potenza) e del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Potenza, coadiuvati dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, hanno rintracciato e arrestato a Napoli il pregiudicato lucano Massimo Sileno.

L’uomo di 52 anni, originario di Venosa (Potenza), era irreperibile dal mese di ottobre 2023 dopo che la Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Potenza aveva emesso un ordine di carcerazione nei suoi confronti per una condanna alla pena definitiva di quattro anni di reclusione per detenzione abusiva di armi, commessa a Lavello (Potenza) il 18 novembre 2015.

Sileno è stato rintracciato e bloccato mentre stava salendo a bordo di un taxi dopo essere uscito da un ristorante.

Era in possesso di una patente falsa con generalità inesistenti e nel corso della perquisizione in casa sua, al quartiere Sanità, sono stati trovati 33 mila euro in contanti, numerosi cellulari usa e getta e svariate sim telefoniche intestate a cittadini extracomunitari, oltre ad altri documenti di identità falsificati.

E’ ora detenuto presso la Casa circondariale di Poggioreale, dove dovrà scontare la pena residua di tre anni, un mese e due giorni di reclusione.

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Cronaca

Giugliano, ritrovato il cadavere di un uomo in un canale tra la vegetazione

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Il corpo senza vita di un uomo è stato ritrovato sul fondo di una grossa vasca piena d’acqua nascosta tra la vegetazione nella periferia di Giugliano in Campania.
È stata informata la Prefettura di Napoli.
Sul posto ci sono i sommozzatori dei vigili del fuoco per il recupero. Nella zona, da domenica pomeriggio si cerca un uomo scomparso. Si tratterebbe di una persona ritenuta responsabile di una rapina ai danni di un distributore di benzina.

Il corpo ritrovato questa mattina non è stato ancora identificato. Ma non si esclude che possa trattarsi della persona scomparsa. Al momento, ad ogni modo, si tratta solo di ipotesi che andranno confermate ufficialmente. Il rapinatore, secondo le prime informazioni, sarebbe morto a seguito di un malore mentre tentava di sfuggire alla cattura da parte dei carabinieri che lo avevano individuato su una spiaggia.

Le ricerche dei soccorsi si sono concentrate in questi giorni nella zona tra Varcaturo e Licola, tra Napoli e Pozzuoli. Poi si sono spostate nell’area di Lago Patria. Qui ci si è concentrati su un’area di fitta vegetazione. Un canneto all’interno del quale c’era un canale.

Qui, i vigili del fuoco con i loro sommozzatori hanno cominciato a scandagliare la zona e sono quindi riusciti a raggiungere il corpo e a prelevarlo. Al momento sono in corso le operazioni di identificazione.

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Caivano

Caivano, Parco Verde: 41 condanne in Appello per il clan Sautto-Ciccarelli

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Il sistema criminale del Parco Verde regge anche in Appello.
Dopo la maxi-retata del 2022 e le pesanti condanne inflitte in primo grado, si è concluso nei giorni scorsi il processo di secondo grado nei confronti del clan Sautto-Ciccarelli, ritenuto responsabile della gestione capillare dello spaccio nel cuore di Caivano. La Corte d’Appello ha confermato la solidità dell’impianto accusatorio, pronunciando 41 condanne per un totale di oltre 330 anni di reclusione.

Nonostante le attenuazioni riconosciute a diversi imputati – tra patteggiamenti, benefici per la continuazione con altre sentenze e concessione delle attenuanti generiche – il verdetto certifica l’esistenza di un’organizzazione ben strutturata, in grado di gestire un flusso costante di sostanze stupefacenti: cobret, cocaina, crack, eroina, hashish e marijuana, smerciate non solo nel Parco Verde ma anche in diverse aree delle province di Napoli e Caserta. Centrale, come emerso nel corso delle indagini, anche il ruolo operativo delle donne.

Nel dettaglio, tra le condanne più significative:

  • Nicola Sautto, considerato vertice dell’organizzazione, ha visto la sua pena aumentata da 20 a 24 anni di reclusione;
  • Rosa Amato, condannata a 18 anni in continuazione;
  • Cristofaro Iuorio, 18 anni;
  • Pasquale Spatuzzi, 12 anni in continuazione;
  • Salvatore Spatuzzi, 14 anni e 8 mesi in continuazione;
  • Giulio e Vincenzo Angelino, confermate le condanne a 6 anni;
  • Sonia Brancaccio, 10 anni e 8 mesi (difesa dall’avv. Leopoldo Perone);
  • Antonio Cozzolino, 12 anni e 8 mesi (difeso dall’avv. Rocco Maria Spina);
  • Mariano Vasapollo, collaboratore di giustizia, ha ottenuto 14 anni in continuazione;
  • Vincenzo Iuorio, altro pentito, ha ricevuto 4 anni e 6 mesi;
  • Anna Sportiello, condannata a 2 anni e 8 mesi.

    Molti imputati hanno ottenuto riduzioni consistenti rispetto al primo grado, ma nessun colpo di spugna: la mappa del narcotraffico delineata dalla DDA resta pressoché intatta. La Corte ha disposto il deposito delle motivazioni entro 60 giorni.
  • L’indagine ha disvelato un sistema affaristico-criminale fortemente radicato nel territorio, capace di operare con efficienza imprenditoriale, reclutando giovani, donne e soggetti già condannati, pur di mantenere attive le piazze di spaccio. Un’organizzazione che, nonostante i colpi subiti, si dimostra ancora una minaccia concreta per il tessuto sociale dell’area nord di Napoli.

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Avellino

Si spaccia per direttore dell’ufficio postale e si fa dare 8mila euro

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“Il suo conto è stato clonato: deve immediatamente trasferire i suoi risparmi”.

Spacciandosi per direttore dell’ufficio postale, un 26enne residente in provincia di Napoli si è impossessato di ottomila euro di un anziano di Sant’Angelo all’Esca, in provincia di Avellino.

Lo ha convinto a trasferire la somma su un conto corrente provvisorio intestato al truffatore. In seguito alla denuncia della vittima, i carabinieri sono riusciti a risalire alla sua identità e a denunciarlo a piede libero per truffa aggravata.

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