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Salute

Tutela della salute dei cittadini, la Campania resta la peggiore tra le regioni italiane

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La Campania resta tra le regioni italiane che offre le peggiori opportunità di tutela della salute ai cittadini, ma fa segnare anche il più significativo miglioramento.

È quanto emerge dal 13esimo studio sulle performance regionali curato dal Crea (centro per la ricerca economica applicata alla sanità) dell’università degli studio di Roma “Tor Vergata” e presentato oggi.

Non solo livelli essenziali di assistenza per misurare l’universalità e l’equità del servizio sanitario nazionale: nello studio vengono analizzati anche i risultati raggiunti in una serie di indicatori selezionati di performance regionali, considerando per la prima volta, accanto ai parametri sanitari e sociali, anche la soddisfazione dei cittadini nelle diverse regioni italiane.
Nonostante il divario tra nord e sud Italia rimanga significativo, si osserva una progressiva riduzione delle disparità, con un miglioramento più marcato nelle regioni del Mezzogiorno. Tra queste, la Campania ha registrato appunto l’incremento più rilevante, seguita da Abruzzo e Molise.

La Campania resta però tra le cinque regioni segnate in “rosso” sulla mappa nazionale, quelle con una percentuale inferiore al 33%.

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Salute

Antibiotico-resistenza, Campania maglia nera in Italia

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“Ogni anno nel mondo si stimano circa cinque milioni di decessi associati all’antibiotico-resistenza. Una cifra destinata a superare gli otto milioni nei prossimi decenni se non si interviene subito con politiche più efficaci e una cultura dell’appropriatezza prescrittiva”.

È l’allarme lanciato da Ivan Gentile, Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia e professore ordinario di Malattie Infettive dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in occasione dell’evento “Verso nuove frontiere degli antimicrobici”, organizzato presso la sede di Biotecnologie dell’Ateneo federiciano.

L’utilizzo inappropriato degli antibiotici, sia in ambito ospedaliero che territoriale, è tra le cause principali: “Assistiamo a un fenomeno preoccupante, l’automedicazione antibiotica – spiega Gentile -. Si assumono antibiotici per influenza, COVID-19 o altre patologie virali per cui questi farmaci non solo sono inutili, ma possono risultare dannosi. L’abuso compromette l’efficacia individuale e collettiva, perché l’antibiotico funziona per il singolo ma può generare un impatto negativo sulla popolazione e sulle generazioni future. Parliamo di un’eredità tossica, che pesa sull’ambiente e sulle persone che devono ancora nascere”.

Il rischio, avverte Gentile, è quello di scivolare in un’era post-antibiotica.

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Napoli

Napoli città cardioprotetta

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Prosegue l’impegno del Comune di Napoli per la tutela della salute pubblica e la prevenzione della morte cardiaca improvvisa.

E’ stato infatti installato un nuovo defibrillatore automatico esterno (DAE) in Piazza Garibaldi, presso lo Chalet della Cooperativa Dedalus, di fronte al McDonald’s.
L’iniziativa rientra nel progetto “La Bella Piazza”, promosso dal Comune di Napoli in collaborazione con diverse associazioni cittadine, con l’obiettivo di migliorare il decoro urbano e la vivibilità di Piazza Garibaldi.

Negli ultimi giorni sono stati installati altri due dispositivi: il 6 giugno 2025 presso la sede del Consiglio Comunale in Via Verdi 35; – il 12 giugno 2025 presso Palazzo San Giacomo, in Piazza Municipio.

“I 3 nuovi dispositivi
– ha dichiarato l’Assessore alla Salute e al Verde Vicenzo Santagadasi aggiungono a quelli già installati nell’ambito del programma “Napoli città cardioprotetta”, approvato con delibera di Giunta nel 2021. Come Assessorato alla Salute e al Verde, in sinergia con il Servizio Tutela dell’ambiente, della salute e del paesaggio, continuiamo a investire nella salute dei cittadini, provando a rendere la città sempre più sicura e attenta al benessere collettivo“.


(fonte: Ansa)

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Attualità

Sorelline siamesi separate con un intervento chirurgico di 12 ore

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Cinquanta professionisti, 12 ore di sala operatoria per un complicato e delicato intervento chirurgico necessario per la separazione di due gemelle siamesi, due bimbe nate in Burkina Faso nel dicembre 2024 e unite nella regione toracica e addominale.

E’ successo all’Istituto Giannina Gaslini di Genova.

Le bambine, che condividevano il fegato e parte del pericardio, sono giunte in Italia il 20 maggio grazie all’associazione Una Voce per Padre Pio, nell’ambito del programma umanitario sanitario attivato in collaborazione con il Gaslini. Il caso è stato seguito in ogni sua fase grazie al cofinanziamento dell’associazione Patrons of the World’s Children Hospitals e di Regione Liguria, nell’ambito della normativa nazionale per l’assistenza sanitaria ad alta specializzazione a cittadini stranieri in condizioni di fragilità.

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