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Cultura e spettacolo

Sannio Festival 2025, Elena Vittoria vince con un brano di Angelo De Domenico

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Vince il Sannio Festival 2025 Elena Vittoria con il brano “”’Na femmena che canta” di Angelo De Domenico (qui -> https://youtu.be/UFGKiwlNn4U?si=eglWauChrgB1sQoq puoi ascoltare la sua “‘O saje?” in uscita il 13 novembre in tutti gli store digitali).

Secondi classificati il duo Serena Di Palma e Fiorenzo Capasso e terzo classificato Giuseppe Di Franco. L’evento è stato presentato da Sara Giglio ed Enzo Esposito e ha visto la partecipazione degli ospiti Laura Ammendola e Fabio Saggiomo, vincitori della passata edizione.

Sono stati tre giorni di musica, cultura e memoria partenopea al Teatro San Vittorino di Benevento con la quinta edizione del Sannio Festival della voce e della canzone napoletana, tenutosi dal 24 al 26 ottobre. L’iniziativa, promossa dal Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala”, prevede anche l’assegnazione del Premio Sergio Bruni per l’interpretazione di una canzone classica napoletana. Il coordinamento artistico è affidato al maestro Luigi Ottaiano, mentre la direzione generale è del direttore Giuseppe Ilario e la presidenza del professore Nazzareno Orlando.

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Caivano

Il Direttore Abenante decide di raccontare Caivano tra criminalità e politica con il recital “Suffragium non olet”

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Martedì 11 novembre, alle ore 19, al Teatro Burlesque di Caivano, andrà in scena il recital “Suffragium non olet – il voto non puzza” del Direttore di Minformo Tv Mario Abenante.

Un evento in cui saranno centrali le riflessioni e le analisi sull’aspetto socio-politico di Caivano. Un racconto, tratto dall”ultima opera letteraria di Abenante “Il volto criminale dell’ignavia”, in cui sarà narrata la storia criminale di Caivano fin dall’inizio, dai primi momenti in cui la camorra si è impadronita del territorio di Caivano, fino ai giorni nostri con i due scioglimenti per ingerenze criminali. Saranno illustrate le liste con gli impresentabili, i retroscena di questa campagna elettorale e il fenomeno del “Gattopardo” in salsa caivanese.

Al termine della serata ci sarà un momento di relax con buffet e firmacopie.

Ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti.

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Cultura e spettacolo

Palma Campania, dall’11 al 13 settembre torna il Premio Cinecì 2025

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Dall’11 al 13 settembre, nella corte del Palazzo Aragonese di Palma Campania, torna il Premio Cinecì 2025, dedicato al rapporto tra cinema e cibo, con la direzione artistica di Massimo Andrei.

La serata finale si terrà il 13 settembre alle ore 19:30 presso la corte del Palazzo Aragonese di Palma Campania.

Ospiti di questa edizione saranno Salvatore Esposito, Fabio Balsamo, Samuele Carrino, Ciccio Merolla, Gianfelice Imparato, Giuseppe Miale di Mauro, Carlo Caracciolo e tanti altri rappresentanti del mondo dell’audiovisivo contemporaneo.

La serata sarà presentata da Ertilia Giordano.

L’evento è promosso dal Comune di Palma Campania, con il Sindaco Nello Donnarumma – sempre attento alla valorizzazione della cultura in ogni sua forma – e la Vicesindaco Elvira Franzese – da oltre dieci anni impegnata nella realizzazione del progetto – che contribuiscono a rendere il premio un fiore all’occhiello culturale.

Negli anni, la manifestazione ha visto protagonisti numerosi esponenti della cinematografia nazionale e internazionale, in collaborazione con l’associazione Napoli Cultural Classic, presieduta dall’avvocato Carmine Ardolino, fondatore del premio Cinecì CortiCulturalClassic, con il supporto di diverse associazioni culturali e sociali del territorio di Palma Campania. La direzione tecnica è curata da Lorenzo Maffia.

La premiazione è finalizzata a valorizzare le opere di autori selezionati da una giuria di esperti composta da Massimo Andrei (presidente), Giancarlo Germino (sceneggiatore), Lorenzo Maffia (compositore e musicista) e Carmine Ardolino (presidente dell’associazione NCC), che hanno visionato oltre 600 film, italiani e stranieri, provenienti da tutti i continenti.

Nell’ambito della manifestazione saranno assegnati: un premio in denaro dedicato alla memoria di Salvatore Ferrara, per il miglior cortometraggio, e il Premio Vincenzo Russo, per il lavoro che maggiormente rispecchia i principi del martire della Rivoluzione Napoletana.

Cinecì è un festival che parte dal cibo per raccontare molto di più. Attraverso il cinema breve e il linguaggio dei giovani autori, la manifestazione esplora le abitudini alimentari come specchio della nostra cultura, delle nostre scelte e identità. Non si tratta solo di cosa mangiamo, ma di come, dove, quando e soprattutto perché lo facciamo.

Il cibo diventa uno strumento narrativo per parlare di tradizioni che resistono e si trasformano, di territori che si raccontano, di salute e consapevolezza, di consumo critico, di sostenibilità, ma anche di mercato e globalizzazione.

In concorso, cortometraggi provenienti da tutto il mondo che affrontano questi temi in modo originale e profondo. Le opere selezionate – che verranno proiettate nei giorni del festival – concorrono a premi in denaro e riconoscimenti che ne valorizzano la forza narrativa e l’impegno tematico.

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Cultura e spettacolo

Capitale della Cultura 2028: la Campania guida con 6 città

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Parte la sfida per decretare la nuova Capitale della Cultura italiana 2028. Sono 25 le città selezionate in tutta Italia con la Campania che guida con ben 6 candidature: Bacoli, Benevento, Mirabella Eclano, Sala Consilina, Sessa Aurunca, Unione dei comuni “Città Caudina”.

Seguono Lazio, Toscana e Puglia con 3 città e il Veneto con 2 candidature.



(fonte: IlMattino)

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