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La figlia salva la madre chiamando i Carabinieri. ARRESTATO il padre, custodiva un arsenale

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CASERTA – Momenti di paura nel primo pomeriggio di ieri, domenica 2 novembre 2025, alla periferia di Caserta, dove i Carabinieri sono intervenuti dopo la segnalazione di una lite in famiglia.

Intorno alle 13.50, su richiesta della Centrale Operativa, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Caserta è intervenuta presso un’abitazione della zona a seguito di una chiamata d’allarme partita dalla provincia di Milano. A contattare il Numero di emergenza Unico Europeo 112 è stata la figlia di un uomo residente a Caserta, preoccupata per le parole pronunciate dal padre durante una telefonata: l’uomo, in preda a forte agitazione, avrebbe annunciato l’intenzione di uccidere la moglie dopo un acceso litigio.

La figlia, a conoscenza del possesso di armi da fuoco da parte del padre e intuendo la gravità della situazione, ha immediatamente avvisato i Carabinieri e una vicina di casa dei genitori, chiedendole di mettere in salvo la madre. La donna, effettivamente scossa e impaurita, è stata trovata poco dopo dai militari dell’Arma all’interno dell’abitazione della vicina, dove si era rifugiata in attesa del loro arrivo.

L’uomo, una guardia giurata, è stato rintracciato dai Carabinieri nel primo pomeriggio, non lontano dalla sua abitazione. Fermato a bordo della propria auto, ha consegnato spontaneamente una pistola regolarmente detenuta. Successivamente, i militari hanno proceduto a una perquisizione domiciliare, nel corso della quale sono state rinvenute altre armi e munizioni, tra cui due pistole con relativo munizionamento legalmente detenute e un fucile a doppia canna calibro 20 non denunciato.

Nel frattempo, presso la Stazione dei Carabinieri di Caserta, la moglie e le due figlie hanno presentato denuncia querela nei confronti dell’uomo, riferendo di anni di minacce, umiliazioni e aggressioni verbali all’interno delle mura domestiche mai denunciate. Le testimonianze raccolte hanno delineato un quadro di tensioni ormai da tempo radicate e aggravate, negli ultimi giorni, da questioni di natura personale e familiare.

Dopo le verifiche di rito, il 56enne è stato tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia. Contestualmente, gli è stato contestato anche il reato di detenzione illegale di arma da fuoco, in relazione al fucile rinvenuto.

L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Le armi sono state sequestrate.

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Droga, distintivo falso e documenti contraffatti: denunciato 19enne

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I Carabinieri della Tenenza di Castel Volturno hanno denunciato un giovane di 19 anni, già noto alle forze dell’ordine, nel corso di un servizio antidroga.

Inizialmente fermato per un controllo di routine in viale Livenza a causa del suo comportamento sospetto e del possesso di una modesta quantità di stupefacente, il controllo è stato esteso alla sua abitazione e al veicolo in uso.

Durante le perquisizioni, i militari hanno scoperto un arsenale di oggetti illeciti: Documentazione Falsa: Una placca metallica della “Polizia Municipale”, un tesserino di servizio della Polizia Mortuaria (risultato rubato e intestato ad altri), una patente di guida e un permesso di soggiorno britannici falsificati (con la sua foto ma dati altrui). Stupefacenti: Circa 85 grammi totali di marijuana (40 grammi in sigarette artigianali e 45 grammi in un barattolo). Moneta Falsa: Una banconota contraffatta da 50 euro. Il 19enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per reati gravi, tra cui spendita di monete false, falsità materiale, possesso di documenti falsi e di segni distintivi contraffatti, e ricettazione. È scattata inoltre una segnalazione amministrativa alla Prefettura per il possesso di stupefacente per uso personale.

Le indagini sono in corso per accertare come il giovane sia entrato in possesso del distintivo, dei documenti e della moneta falsa e per verificare eventuali collegamenti con truffe o altri episodi criminosi nella zona.

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Perde il controllo dell’auto durante un inseguimento: 19enne si schianta contro il guardrail

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Si schianta con l’auto appena rubata durante l’inseguimento dei carabinieri. Tutto è successo a Massa di Somma dove un topo d’auto si è schiantato contro il guardrail in corso Luigi Pirandello. In piena notte, il ladro ha attirato attenzione a bordo di un’utilitaria che risultava rubata pochi minuti prima.

I miltari, quindi, individuato il veicolo, hanno in granato la marcia e inseguito il ladro che ha subito tentato la fuga. L’inseguimento è terminato qualche chilometro dopo quando, come detto, il 19enne alla guida ha perso il controllo e si è schiantato contro una ringhiera a bordo strada.

L’auto, dopo il violento impatto, risulta in parte sfasciata, ma il 19enne ne è uscito miracolosamente illeso. I carabinieri lo hanno arrestato con l’accusa di furto e resistenza a pubblico ufficiale.

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Emergenza stradale a Napoli, salgono a 19 i morti da inizio anno

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La violenza stradale a Napoli raggiunge un livello di allarme con 19 decessi registrati da inizio anno. Nelle ultime 48 ore, due ulteriori vittime, entrambe pedoni, hanno portato il totale a otto pedoni falciati sulle strisce.

Le ultime due vittime sono: Nazario Cretella (93 anni): Deceduto dopo cinque giorni di Rianimazione. Era stato investito il 7 novembre in Via Simone Martini (Vomero) mentre attraversava sulle strisce con la moglie, da un’auto condotta da un’ultraottantenne. Mario Castello (46 anni): Morto in terapia intensiva dopo poco più di un mese dall’investimento subito in Via Mario Palermo (Ponticelli), mentre si accingeva ad attraversare in prossimità delle strisce. Il conducente 62enne è stato sottoposto a test tossicologici e ha subito il ritiro della patente.

L’escalation ha scatenato la reazione indignata delle associazioni, riunite nel comitato “Napoli città 30” e affiancate dalle famiglie delle vittime.

  • Domenica 16 novembre è indetta una mobilitazione con cortei a piedi e in bicicletta, che culminerà alle 11:30 in Piazza Plebiscito con un Flash mob dal titolo: “Non chiamateli incidenti, basta morti in strada!”
  • Il portavoce di Napoli Pedala, Luca Simeone, denuncia l’“approssimazione e la disattenzione del Comune di Napoli” e chiede misure immediate di sicurezza, lamentando che a Napoli “si rischia la vita camminando o attraversando sulle strisce”.

L’associazione Napoli Pedala ha depositato un esposto presso la Procura della Repubblica di Napoli per accertare le eventuali responsabilità penali per omissione di atti d’ufficio, omicidio colposo e lesioni colpose a carico delle autorità competenti.

L’avvocato Massimiliano Formisano ha spiegato che l’associazione ha inviato comunicazioni specifiche alle autorità dal 2022 al 2025 per segnalare pericoli e proporre soluzioni, ma ogni richiesta è stata “sistematicamente ignorata”. La coincidenza dell’esposto con i recenti decessi “rappresenta la drammatica conferma dell’urgenza di un intervento della magistratura”.

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