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CAIVANO, clamoroso retroscena nell’omicidio Varracchio

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CAIVANO – Nel momento dell’omicidio dell’imprenditore avicolo dello scorso 1 Febbraio in Via Don Luigi Sturzo, a quanto pare, il figlio della vittima l’ha scampata per poco, visto che era sceso dall’auto pochi istanti prima e che in effetti sia stato proprio il figlio a cercare di soccorrere il padre una volta udito gli spari, almeno otto, da quello che affermano gli inquirenti, esplosi da una calibro 9×21 del sicario a bordo di un’Alfa.

Le indagini sono condotte dal dipartimento Antimafia e questo fa capire che forse l’omicidio abbia uno sfondo di tipo camorristico. Quello di Varracchio è il secondo omicidio consumato con la stessa dinamica nelle stesse zone di competenze, infatti il primo è quello dell’imprenditore 52 anni Mauro Pistilli soprannominato “Mauriello”, stando alle indagini, persona molto vicina al clan Cennamo attivo tra Frattamaggiore e Crispano. Sembra che il Pistilli era avvezzo a scalate di potere, infatti si pensa che volesse prendere il posto del boss “Tonuccio ‘o Malomm”  mettendosi contro il clan dei Pezzella.

Mauro Pistilli era il titolare di vari bar della zona tra Crispano, Frattamaggiore ed Orta di Atella denominati: Beautiful e Ciocobabà, l’uomo fu ammazzato davanti al garage della sua abitazione di Via Cancello a Crispano e non è escluso che i due episodi possano essere collegati visto che le efferate esecuzioni si sono consumate su un territorio controllato dallo stesso clan.

 

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