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AFRAGOLA, Carabinieri al Comune sul cimitero. Tuccillo nel mirino dell’opposizione

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AFRAGOLA – Tempi duri per Tuccillo. Nulla di fatto in riunione di maggioranza. La spaccatura coi moderati resta, in particolare con quelli di “A viso aperto” e i temi sul tavolo restano tutti irrisolti. Il capo dell’esecutivo continua a prendere tempo ma i nodi legati ai ritardi ed al fallimento dell’amministrazione adesso arrivano al pettine.

Questa mattina è toccato ai carabinieri recarsi al Municipio per questioni relative al cimitero. Da indiscrezioni trapelate, hanno parlato con l’ex responsabile del settore, Marco Deviato, “silurato” improvvisamente dal sindaco dopo che proprio Deviato si mise di traverso sulla volontà dell’amministrazione di porre in essere per l’ampliamento del camposanto un project-financing da affidare ai privati. Di cui si conosceva nell’ambiente politico anche il nome. Progetto “lacrime e sangue” per la collettività tramontato proprio perché Deviato si mise di traverso ed anche i due consiglieri del Pd, Biagio Montefusco ed Enzo Concas, iniziarono ad impallinare l’idea che, al contrario piaceva molto proprio a Tuccillo.

Tutto saltò quando l’amministrazione diede mandato addirittura ad una commissione interna per verificarne la fattibilità dopo le polemiche scoppiate in città e fu la stessa commissione a bocciare definitivamente il piano. Ovviamente, questa storia non c’entra nulla con la visita dei carabinieri al Municipio ma dimostra che le acque sono sempre più agitate. E le parole di Biagio Montefusco rilasciate in esclusiva a “minformo” lo dimostrano annunciando un vero e proprio “autunno caldo”. Montefusco è stato deferito dal commissario di sezione del Pd, Salvatore Piccolo, insieme ai consiglieri Concas e Boemio, perché passati all’opposizione. E proprio Montefusco spiega i motivi della sua scelta. “Non si tratta di questione politica in senso stretto ma di legalità, di trasparenza e di legalità – dichiara Montefusco – e ritengo che di fronte a questi aspetti più che cacciare chi pone interrogativi bisognerebbe, al contrario, ascoltare, meditare ed intervenire. Soprattutto di fronte a casi che ritengo mettano in evidenza il primato dell’interesse personale e di parte su quello collettivo. Il mio passaggio tra le fila della minoranza nasce su due argomenti qualificanti: il project financing per l’ampliamento del cimitero molto sponsorizzato dal sindaco Tuccillo e la questione relativa all’appalto dei rifiuti. Nel primo caso ci siamo messi di traverso perché rappresentava una vera e propria speculazione ai danni della città e non potevamo permetterlo. E ci siamo riusciti battendoci a tutela dell’interesse collettivo. E anche su questo i rapporti tra noi e il primo cittadino si sono incrinati, peggiorati sensibilmente. Hanno fatto di tutto per coinvolgere e premiare un imprenditore su un progetto che a Melito, con gli stessi protagonisti e le stesse dinamiche, è costato la poltrona di sindaco all’ex primo cittadino, nonché segretario provinciale del Pd, Venanzio Carpentieri. Poi sui rifiuti è andata in scena un’altra pagina buia con un appalto costato la poltrona all’ex assessore Porroni, per i motivi che ben conosciamo, e una serie di scelte assurde come la volontà di non voler attuare sin da subito una gara d’appalto europea e trasparente. Hanno scelto altre strade che porteranno adesso alla firma di un’altra proroga.  Qualcuno sta fraintendendo il senso della politica e dell’amministrazione. Per noi è tutela del bene comune; per altri la tutela dell’interesse personale e di parte. La politica al servizio dell’interesse personale come dimostra la stessa storia di viale Sant’Antonio”. Ma questa è un’altra storia tutta da raccontare.

Per il momento si registra un sindaco in cattive acque, senza maggioranza e asserragliato al comune per difendere il suo esercito di incarichi dalla volontà di partecipazione dei partiti che ancora lo sostengono. L’unico a difendere il primo cittadino resta l’avvocato Carmine Di Mauro, molto conosciuto ad Afragola su tante vicende e non solo da oggi.

Le parole di Montefusco sono destinate a lasciare il segno e dimostrano quanto l’opposizione abbia iniziato ad incalzare. Puntando, appena dopo la pausa estiva, ad un “autunno caldo” sul fronte della legalità e degli interessi personali nella gestione della cosa pubblica. Con relativo sperpero di denaro pubblico. Il tutto ad un anno dalle elezioni ed una storia, possibilmente nuova e ancora una volta diversa, tutta da scrivere. A cominciare dal significato dell’onestà in politica. Altro argomento caldo che riserverà nei prossimi giorni importanti puntate, atti alla mano con nomi, cognomi e cifre.

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