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CAIVANO, il PD si prepara all’ “Open Day”, venghino siori venghino

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CAIVANO – In una giornata scialba e vuota dal punto di vista politico come quella di ieri, un blog casertano ma che a “convenienza” si occupa anche di temi politici caivanesi, non sapendo cosa scrivere, il giornalista ha pensato bene di buttar giù qualche opinione e raccogliere qualche dichiarazione che avallasse la propria tesi, così ha deciso di lasciare campo libero allo sfogo del giovane Segretario del PD caivanese Antonio Angelino.

Il segretario DEM dall’alto della sua capacità politica e oratoria si è lasciato scappare una frase che non è passata inosservata, poi bisogna vedere se tutto il PD caivanese è d’accordo con quanto afferma il giovane politico e se parla a nome di tutto il partito o a titolo personale. La frase che ha destato attenzione è la seguente:

“Sono consapevole che anche all’interno della maggioranza ci sono ragazzi volenterosi. Si metta fine a questa sciagura politica: le porte del PD, e del centro sinistra, sono aperte ad una classe politica sana per un progetto futuro che metta al primo posto il rilancio e la governabilità di questo Paese”. 

Ora facendo due conti sulle dita, allo stato attuale, a meno che il segretario non stia navigando sott’acqua per accordi futuri con qualcuno della maggioranza, quando parla di ragazzi volenterosi, visto che nessuno al di fuori di Ponticelli, Buonfiglio e Frezza si sognerebbe di diventare un’alternativa a Monopoli, si può tranquillamente ipotizzare che il segretario integerrimo abbia aperto le porte del PD proprio ai consiglieri dissidenti di Forza Italia, in pratica il giovane segretario ha preso alla lettera i buoni insegnamenti del segretario Matteo Renzi, mettendo su l’idea di un ipotetico Patto del Nazareno de noantri, per coniare un termine locale “Il Patto dei giardinetti” insomma!

Non vogliamo credere che questa sia anche l’idea di persone con un alto profilo politico come Franco Marzano, Francesco Casaburo o la stessa consigliera dell’opposizione Maria Paolella che loro malgrado si ritrovano nello stesso partito guidato da persone che credono che basti fare accozzaglie o perpetrare l’idea del nemico del mio nemico è mio amico, per risolvere i problemi di una Caivano dilaniata dal personalismo della classe dirigente e da queste idee politiche ancor prima del dissesto.

 

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