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Napoli. Aiuti “negati” ai clochard, polemica D’Angelo-Trapanese tra accuse e smentite

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Quello sgombero di clochard nella Galleria Umberto, che molti – soprattutto per le polemiche successive – ricordano come uno dei primi passi dell’amministrazione Manfredi, non deve evidentemente aver risolto il problema. Le successive parole dell’assessore al Welfare Luca Trapanese hanno provocato malumori nella maggioranza. “Le associazioni di volontariato fanno del bene, ma creano anche danni – ha detto Trapanese a Repubblica – Non ho paura di dirlo. Se c’è gente che continua a dar da mangiare, fornire supporto ai clochard, è chiaro che i senza dimora non se ne andranno mai dalle stra-de. Parole che a Sergio D’Angelo di Napoli Solidale proprio non sono piaciute. “Individuiamo il serio rischio di una deriva pericolosa per le politiche sociali a Napoli, dopo aver letto l’intervista all’assessore al Welfare del Comune di Napoli Luca Trapanese”, spiega il consigliere comunale. Si tratta per D’Angelo di “parole che destano grande preoccupazione, se chi ha già perso tutto perde anche il diritto all’assistenza. Il problema non sono i poveri, i senza fissa dimora, ma le condizioni che spingono un essere umano a lasciarsi andare e vivere per strada. Così come il problema non è costituito dal volontariato, ma dall’insufficienza delle politiche sociali”.

Parole che a Sergio D’Angelo di Napoli Solidale proprio non sono piaciute. “Individuiamo il serio rischio di una deriva pericolosa per le politiche sociali a Napoli, dopo aver letto l’intervista all’assessore al Welfare del Comune di Napoli Luca Trapanese”, spiega il consigliere comunale. Si tratta per D’Angelo di “parole che destano grande preoccupazione, se chi ha già perso tutto perde anche il diritto all’assistenza. Il problema non sono i poveri, i senza fissa dimora, ma le condizioni che spingono un essere umano a lasciarsi andare e vivere per strada. Così come il problema non è costituito dal volontariato, ma dall’insufficienza delle politiche sociali”.E in effetti Luca Trapanese è ritornato sul discorso. Pur non utilizzando il termine ‘rettifica’, ha specificato diversamente il suo pensiero attraverso un video pubblicato sui social. “Tengo tantissimo al tema dei senza fissa dimora – sono state le parole dell’assessore – so bene che in strada ci sono persone disperate, senza lavoro, casa, famiglia, persone che non riescono a ricominciare. Per i prossimi tre anni abbiamo impegnato 25 milioni di euro, aumentato i posti letto nei dormitori, le unità di strada, migliorato i servizi alla persona. Gran parte del Pnrr è incentrato sulla povertà. È un tema che dobbiamo affrontare con delle risposte concrete”. “È emerso però – ha poi spiegato entrando nel merito della questione – un problema in commissione Politiche sociali, cioè la mancanza di coordinamento delle associazioni di volontariato che instancabilmente, ogni giorno si occupano di dare pasti alle persone in strada. 

E – sempre sui social – Trapanese ha anche risposto direttamente a D’Angelo: “Caro Sergio D’Angelo non diamo spazio a strumentalizzazioni. Nessuno ha chiesto di non dare più pasti. Anzi, abbiamo chiesto semplicemente un coordinamento per evitare sprechi e risorse. E soprattutto essere in sintonia con tutte le attività che l’amministrazione sta mettendo in campo”. Mi sono limitato a commentare il virgolettato di Repubblica. Sulla necessità di coordinare tutte le risorse disponibili nulla da eccepire”.

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