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Sorpresa per Spalletti. Nel tentativo di satira, gli ultrà offendono la parte sana della città.

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Ieri pomeriggio al Konami Center training di Castelvolturno un gruppo di ultrà, tutti rigorosamente incappucciati, ha regalato un pacco azzurro a Luciano Spalletti. Stupore e imbarazzo si sono letti negli occhi del tecnico di Certaldo quando dopo aver scartato il regalo ha potuto scoprire che si trattasse del volante di una Panda e di un cd pezzotto di Pino Daniele.

Firmandosi, alla fine dello striscione scoperto nella sala stampa, come “I mariuoli” inevitabilmente il ricordo di tutti è andato a quel triste evento del 16 ottobre 2021 quando all’allenatore della squadra azzurra fu rubata la sua Panda e all’indomani allo stadio, gli stessi che oggi hanno tentato di chiedere scusa, appesero uno striscione in curva che recitava: “Ti restituiremo la Panda se prometti che te ne vai” o una roba del genere.

Satira di cattivo gusto allora come oggi. Un messaggio che ancora una volta fa indignare la parte sana della città.

Come ebbi già a dire in passato: NAPOLI NON È QUESTA!

Con questo gesto, in realtà, Non hanno comunicato le scuse al Mister, non hanno comunicato al tecnico di non essere i protagonsti del furto della panda nonostante le accuse di allora che pendevano nei loro riguardi.

I passamontagna, lo striscione e il tono poco ortodosso di chi leggeva non hanno fatto altro che alimentare i luoghi comuni che ruotano da una vita attorno a Napoli e ai napoletani. E non hanno fatto altro che mortificare ulteriormente la parte sana, intellettualmente e culturalmente onesta della città!

La satira non è questa, non si scherza sui difetti di un popolo che da anni soffre questi atteggiamenti che più delle volte vengono strumentalizzati da chi vuole per forza la nostra comunità relegata agli ultimi posti della classifica.

Ma poi. Mi domando: Al netto del fatto che alla fine dello scherzo – se così lo possiamo chiamare, di sicuro di cattivo gusto – si sono tolti il passamontagna, come mai si è scelto di far entrare questi individui a Castelvolturno, quando poi un operatore dell’informazione deve presentare casellari giudiziali, carichi pendenti ed esami del sangue per poter assistere alla conferenza stampa? È cambiata improvvisamente la politica della Comunicazione della società partenopea? Questi sono i frutti del lavoro di Valentina De Laurentiis? O anche quest’evento è legato alla pace forzata fatta tra il Presidente e gli Ultrà su cui sta già indagando la Procura? Ai posteri l’ardua sentenza!

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