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Smart card Covid, De Luca indagato secondo la procura campana della Corte dei Conti

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Vincenzo De Luca, governatore della Campania, è indagato dalla Corte dei Conti per un presunto danno erariale da 928mila euro connesso alle smart card regionali in era Covid. Al presidente della giunta regionale è stato stamane consegnato dalla guardia di finanza, infatti, un invito a dedurre da parte della procura regionale per la Campania della Corte dei Conti. Dai sostituti procuratori generali Davide Vitale e Mauro Senatore viene contestato al governatore e ad altri cinque componenti dell’unità di crisi della Regione un danno erariale da oltre 3,7 milioni di euro relativamente all’attestato digitale di vaccinazione anti Covid – la cosiddetta smart card – la cui distribuzione venne successivamente sospesa. Nel dettaglio a De Luca viene contestato il 25% del danno complessivo, quindi oltre 928mila euro.

Gli altri indagati sono Italo Giulivo (coordinatore dell’Unità di Crisi regionale per l’emergenza epidemiologica da Covid-19), Antonio Postiglione (membro e vice dell’Unità di crisi), e gli altri componenti Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello. Tutti i destinatari del provvedimento potranno ora essere ascoltati dai sostituti procuratori incaricati del procedimento e presentare memorie difensive a sostegno del loro operato. Secondo la procura campana della Corte dei Conti, la decisione della Regione di adottare un attestato digitale di vaccinazione, risalente al febbraio 2021, si è rivelata una “spesa inutile per le finanze regionali”. Secondo la magistratura contabile, infatti – che ritiene la materia di competenza del legislatore nazionale e dell’amministrazione centrale – la distribuzione (poi sospesa) delle smart card, che risale al maggio 2021, è successiva all’introduzione del green pass.

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