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Caivano: Monopoli, peccato non sia il famoso gioco di società, ma il sindaco della nostra città

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È passato un anno da quando Simone Monopoli è stato eletto primo cittadino di Caivano, un anno è il tempo giusto per tirare le somme, un anno serve a farci capire quale sarà il futuro, o quantomeno la direzione intrapresa per guardare al futuro stesso con speranza e ottimismo. Già, speranza e ottimismo, prerogative che nell’attuale amministrazione, latitano con famelico consenso popolare, proprio quel popolo che tanto aveva creduto nel cardiologo caivanese, quest’ultimo, che, in campagna elettorale, ridondante e altisonante aveva decantato l’agognato cambiamento, l’anelito sprezzante della rinascita, il fuoco e l’impeto della rivoluzione politica in un territorio così difficile e “martoriato” come Caivano. Possiamo dire, senza alcun dubbio, che dopo 365 giorni, l’amministrazione Monopoli si è rivelata un fallimento totale, e il malcontento dei cittadini suggella e avalla quello che stiamo dicendo, purtroppo cambiano gli attori ma il copione è sempre lo stesso, insomma, una storia letta e riletta, senza sorprese, un triste dèjà vu. In un anno, abbiamo assistito attoniti e basiti a molte cose, sorprese e soprattutto spese.Caivano, che proprio un anno fa salutava il Commissario Prefettizio, “rischia” , grazie a questo andamento amministrativo becero e scellerato di ridare il benvenuto ad un nuovo Commissario; in un anno l’ormai famoso ideatore dell’hashtag #tuttaunaltrastoria ha nominato nuovi assessori, che in realtà nuovi non sono, una giunta tecnica di alto profilo, che di alto ha solo gli onorari e dulcis in fundo un ammanco di 9 milioni di euro dalle casse comunali, altro che #tuttaunaltrastoria, il grande Pino Daniele cantava “tutta nata storia che torna a venì”, più incisive e veritiere le parole del cantautore napoletano rispetto all’utopica e scialba visione del sindaco caivanese. Proprio sull’ammanco dei 9 milioni di euro, ci chiediamo, com’è possibile, che in un anno l’attuale amministrazione e gli addetti ai lavori non se ne siano accorti e cosa faceva Monopoli quando era consigliere all’opposizione nell’amministrazione Falco? Speriamo che il commissario ad acta, da poco nominato dal presidente del consiglio comunale Del Gaudio, riesca a mettere in chiaro le cose e soprattutto a far quadrare il bilancio, quel bilancio che dalle nostre parti resta sempre un arcano, un baluardo insormontabile, quel bilancio che prima o poi peserà sulle spalle dei tanti caivanesi onesti, questi ultimi avranno sempre spalle piccole per “macigni” grossi e insormontabili, ecco perché speravamo che monopoli fosse il famoso gioco di società e non il sindaco della nostra città…

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