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CARDITO. Il PD chiede giunta di alto profilo. Giangrande non vuole lasciare la poltrona

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CARDITO – E’ ora di entrare nel vivo della consiliatura Cirillo bis. Questo è il diktat presentato dal primo cittadino ieri sera nella sua stanza al primo piano del Municipio, nel corso di una riunione indetta con i consiglieri del PD. Si è discusso delle modalità e dei tempi per mettere in atto tutto quello che in questi tre anni è stato programmato.

A tal proposito c’è da sottolineare l’assenza dei consiglieri Mazza e Michele Fusco. Durante l’incontro quello che è risultato decisivo è stato l’intervento di Luigi Fusco, capogruppo del partito del sindaco, che ha proposto alla fascia tricolore di rivedere nella sua totalità l’intero esecutivo, affidando le varie deleghe a professionisti di alto profilo, comunque legati al territorio, diciamo una sorta di giunta mista tra tecnica e politica.

E’ inutile nascondere che l’impasse delle ultime settimane – da quando Cirillo in occasione delle elezioni del segretario del partito dichiarò di passare fattivamente alla seconda fase della sua consiliatura – sia da attribuire anche e soprattutto al tempo ormai saturato degli assessori attuali. Infatti gran parte degli assessori come quelli in quota PD, sanno benissimo che il proprio tempo in giunta è terminato e per questo non aspettano altro che nuove disposizioni dal sindaco e dal proprio partito.

Chi sta mettendo in seria difficoltà il primo cittadino, almeno su questo punto, è l’assessore Giangrande che saputa la notizia della proposta avanzata dal consigliere Luigi Fusco ha cominciato a fare il suo giro di chiamate, informandosi con i propri consiglieri Chiacchio e Aprovidolo chiedendo loro spiegazioni e rassicurazioni sulla sua permanenza. Ovviamente la partita è appena aperta e Lunedì sera ci sarà la vera riunione di maggioranza con tutto il legislativo al completo compresi i consiglieri di “A viso aperto”. Solo allora potremo sapere quello che avranno deciso e cosa farà il sindaco Cirillo.

A dirla tutta, ai cittadini carditesi il lavoro dell’assessore Giangrande appare del tutto evanescente, anche perché, così come detto anche per gli altri assessori, quest’esecutivo non gode di nessun obiettivo raggiunto, né tanto meno di qualche iniziativa brillante, ma con una sola differenza, mentre le tre donne in quota PD possono avere un’attenuante visto che nelle ultime settimane aspettavano solo la fine del proprio mandato, per un assessore che ha intenzione di proseguire il suo cammino e quindi di non mollare la “cadrega” accodarsi all’impasse generale che ha avuto l’esecutivo nelle ultime settimane è grave. Ma siamo sicuri che anche in questo caso, per la “gioia” di qualcuno che a tutti i costi cerca di seminare zizzania, il primo cittadino sappia trovare la quadratura del cerchio per iniziare, finalmente, questa seconda fase basata sui cantieri stradali e sui lavori pubblici.

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