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CASORIA – Debiti fuori bilancio, Elena Vignati denuncia

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Elena Vignati portavoce del Movimento Cinque stelle di Casoria candidate alle elezioni comunali del 2016 alla carica di Sindaco oggi Consigliere comunale propone in questi giorni dal suo profilo fb una riflessione rispetto ai debiti fuori bilancio. Il tema di natura giuridico-economico ed è chiaro che essendo una parte non di poco conto del Bilancio di un Ente, la parola stessa indica una posizione esterna al risultato del Bilancio, quindi non vanno a inficiare il risultato come previsto dal T.U.E.L. (testo unico degli enti locali). Il riconoscimento dei Debiti fuori bilancio avviene per varie condizioni determinate da sentenze esecutive o altre condizioni contingenti, spesso di emergenza come la copertura di disavanzi di consorzi, aziende speciali e altre istituzioni e altri casi più specifici. Il dubbio sollevato da Elena Vignati riguarda la tempistica e il rapporto temporale, come previsto anche dall’Art. 33 comma 6 del Regolamento contabile del Comune: “Per i debiti fuori bilancio di cui all’art. 194, comma 1, lett. a) il Dirigente del Settore che include il Servizio Avvocatura provvede all’istruttoria e alla predisposizione della proposta di deliberazione entro trenta giorni dalla notifica della sentenza, trasmettendola al Responsabile del Servizio finanziario. Questi provvede a sua volta a trasmetterla al Collegio dei Revisori per il previsto parere. Ove il Consiglio, per qualsiasi causa non deliberi entro ulteriori sessanta giorni e cioè̀ complessivamente entro cento giorni dalla notifica dell’atto, il Dirigente del Settore che include il Servizio Avvocatura procederà̀ nel seguente modo ……”.

La natura del dubbio della Vignati rispetto a questa parte del regolamento è nella sua dichiarazione: “ Il sindaco ci ha detto che ci sono 600 sentenze da riconoscere – leggendo il regolamento di contabilità resto basita e mi domando: com’è possibile se sono state applicate correttamente leggi e regolamenti in materia, che ci siano tanti debiti da riconoscere?” Ciò può solo significare che o non sono state applicate negli anni correttamente leggi e regolamenti, occultando così la vera entità dei debiti del comune, oppure che il comune di Casoria il 100 giorni è stato condannato 600 volte, ovvero 6 sentenze di condanna al giorno compresi sabato, domenica e giorni festivi”. Chiaramente il ragionamento non fa una grinza, purtroppo il problema è perpetuo, spesso in economia dalle precedenti gestioni amministrative, anche se un modo oculato di governare i processi dovrebbe puntare al risparmio che si traduce nella migliore forma di guadagno come avviene in ogni ramo dell’economia, da quella familiare a un ente.

Azzerare o contenere al massimo questo fenomeno amministrativo potrebbe garantire un risparmio notevole per l’ente perché, il protrarsi si traduce spesso in maggiori oneri per gli enti, in generale. Questa iniziativa da parte di Elena Vignati parte dalla votazione in Consiglio comunale il 24 c.a., seduta dedicata al rendiconto di bilancio. I rilievi effettuati dalla rappresentante cinque stelle, insieme con altri due consiglieri di opposizione, Pasquale Pugliese e Giuseppe Santillo sono stati inviati al Prefetto di Napoli e alla Corte dei Conti per irregolarità nella stesura. I rapporti con Casoria Ambiente, Consorzio cimiteriale e Asl Napoli nord hanno sollevato dubbi e perplessità trasformati in segnalazioni specifiche riguardo alla Società in house Casoria Ambiente per la raccolta dei rifiuti, del Consorzio cimiteriale e dell’Asl Napoli nord. Se a questo si aggiunge la bassa percentuale di riscossione dei tributi locali ICI_IMU e TARI (tassa dei rifiuti), appare davvero improbabile aggiustare i conti per il 2018 e quindi non ricadere nel predissesto finanziario dichiarando l’Ente strutturalmente deficitario. Speriamo di no, soprattutto che i rilievi sollevati da Elena Vignati, Pasquale Pugliese e Giuseppe Santillo siano risolti e che il Comune di Casoria possa proporre un’azione amministrativa di crescita economica e strutturale, con un controllo serio e certosino delle opposizioni che, agiscono, come in questo caso a difesa della comunità cittadina. Anche questa è rivoluzione, a ricordo di un termine che accompagnò l’attuale sindaco Pasquale Fuccio alla vittoria nel 2016 Rivoluzioniamo, è sempre bene non dimenticare.

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