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Migranti, il Pm Zuccaro: “Nessun rilievo penale nella condotta tenuta dai responsabili della Sea Watch 3”

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Importanti novità sul fronte Migranti.

Gregorio De Falco, portavoce al Senato della Repubblica, sulla sua pagina Facebook, ha scritto: “Ancora una volta la realtà sconfessa la propaganda di Salvini e le inesattezze di Toninelli!

Inoltre il senatore ha riportato il comunicato stampa di Camillo Zuccaro, Procuratore Distrettuale della Repubblica.

All’interno del comunicato, il Pm ha spiegato che, allo sbarco dei 47 migranti a Catania, la Procura ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Le indagini condotte erano finalizzate ad accertare la liceità delle condotte tenute dai componenti della Sea Watch 3.

Zuccaro ha però precisato che “dalle risultanze investigative non è emerso alcun rilievo penale nella condotta tenuta dai responsabili della Sea Watch 3“.

Il procuratore potrebbe optare per il fermo solo per “inidoneità tecnico strutturale della Sea Watch a effettuare un’attività sistematica di soccorso in mare dei migranti“.

Infatti “nel registro nautico olandese la motonave è registrata come natante da diporto e di esso presenta tutte le caratteristiche, con tutto ciò che ne consegue in termini di inidoneità ad ospitare – per una traversata in alto mare che presenta innegabili profili di rischio per le condizioni meteo marine che possono frequentemente verificarsi – un numero di passeggeri ben più elevato di quello per il cui trasporto è stata concepita“.

In ogni caso la nave resterà a Catania solo per il tempo necessario ad ovviare ai rilievi tecnici sulla sicurezza e sulle condizioni ambientali dell’imbarcazione, a meno che non arrivino ulteriori provvedimenti.

Quindi per il momento nessun fermo amministrativo, nulla che abbia a che vedere con la regolarità dell’iscrizione della Sea Watch al registro navale olandese.

La Ong, fermata per quattro mesi a Malta quest’estate, ha subìto una meticolosa ispezione, alla quale hanno partecipato anche le autorità dell’Olanda (Stato di cui batte bandiera), è uscita indenne e ha pubblicato tutti i documenti.

Vincenzo Daniele Laudiero

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