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Coronavirus, studi dell’AIFA promuovono il test di Paolo Ascierto

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Criticato duramente dalla sanità lombarda, il dottore del Pascale, Paolo Ascierto è diventato in poco tempo il simbolo “sudista” della lotta al covid. Finora i dati che arrivano dagli studi AIFA sui suoi test risultano più che positivi.

Il farmaco antiartrite finora trattato,il Tocilizumab, sta chiaramente dimostrando che Ascierto e il suo staff hanno fatto un gran lavoro.

L’AIFA ha dichiarato,poco fa, che dallo studio sui test fatti dall’oncologo, si è scoperto che la mortalità a un mese sarebbe effettivamente diminuita, mentre risulta meno evidente il calo su quella precoce.

Ciò, tradotto nei dati numerici riportati sul mattino significa che :” A 14 giorni il tasso di mortalità riportato nella fase 2 è risultato 18.4%, considerando tutti i pazienti (trattati e non), e 15.6%, considerando solo quelli che hanno ricevuto il farmaco. Questi valori, pur se inferiori al 20% previsto a priori, non possono essere considerati significativi. Invece, i risultati sono significativi a 30 giorni, quando i valori di letalità sono 22.4% in tutti i pazienti e 20.0% nei soli trattati (rispetto al 35% che ci si aspettava a priori)”. 

 

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