Cronaca

Fatture e sortilegi per una ragazzina malata: pressioni e violenze su una 15enne

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Due donne hanno indotto una ragazzina di 15 anni, affetta da problemi psichici, a pagare somme di denaro per ‘liberarsi’ dalle fatture e dai sortilegi che l’avevano, secondo loro, colpita.

Pressioni e violenze che avevano indotto la giovane a compiere addirittura atti di autolesionismo, arrivando ad allontanarsi dalla propria famiglia e ad aggredire i poveri genitori che tentavano di riportarla o tenerla in casa.

Lo scenario raccapricciante è emerso dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Cosenza e coordinate dalla procura locale guidata dal procuratore Mario Spagnuolo.

Tutto ha avuto inizio dalla denuncia dei genitori della ragazzina con i poliziotti che hanno eseguito nella mattinata di mercoledì 10 marzo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip Manuela Gallo, nei confronti di una 43enne rumena di etnia rom residente a Scalea (ritenuta la principale responsabile dell’azione soggiogatrice) e di una 39enne residente a Montalto Uffugo (arrestata per aver aiutato la prima).

Sono entrambe ritenute responsabili di circonvenzione di incapace nei confronti di una quindicenne con problemi psichici.

Le indagini hanno permesso di ricostruire la lunga azione soggiogatrice posta in essere dalla donna rom che aiutata dall’altra, avrebbe approfittato dei disturbi psichici della minore.

La giovane era stata indotta a credere di essere vittima di malefici sortilegi e di mali terribili per liberarsi dai quali, doveva sistematicamente corrispondere delle somme di denaro alle due donne.

Dalle indagini è emerso come la minorenne si sarebbe persino allontanata dalla propria famiglia d’origine, arrivando ad aggredire violentemente i genitori ogni volta essi tentavano di riportarla o tenerla in casa, pretendendo o portando via spesso il denaro da casa dei genitori che erano costretti a subire le minacce e le intimidazioni da parte delle due donne nonché la violenza fisica della figlia.

Le due donne non hanno mollato la presa neanche dopo essere venute a conoscenza della denuncia dei genitori alle autorità competenti.

Le attività investigative hanno fatto emergere la terribile situazione, accertando gli episodi anche con pedinamenti e attività di intercettazione, raccogliendo tutti gli elementi a carico delle due donne, che, hanno consentito l’emissione in brevissimo tempo della misura cautelare.

Nel corso delle perquisizioni gli investigatori hanno rinvenuto in casa della donna di etnia rom un libro di magia, di cui la stessa si avvaleva per atterrire la minore e soggiogarla, oltre che numerose carte postepay ricaricabili su cui confluiva il denaro asportato ai genitori della minore.

Sono in corso ulteriori accertamenti da parte di magistratura e Polizia di Stato per verificare se vi siano altre vittime.

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Pressioni e violenze che avevano indotto la giovane a compiere addirittura atti di autolesionismo, arrivando ad allontanarsi dalla propria famiglia e ad aggredire i poveri genitori che tentavano di riportarla o tenerla in casa.

Lo scenario raccapricciante è emerso dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Cosenza e coordinate dalla procura locale guidata dal procuratore Mario Spagnuolo.

Tutto ha avuto inizio dalla denuncia dei genitori della ragazzina con i poliziotti che hanno eseguito nella mattinata di mercoledì 10 marzo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip Manuela Gallo, nei confronti di una 43enne rumena di etnia rom residente a Scalea (ritenuta la principale responsabile dell’azione soggiogatrice) e di una 39enne residente a Montalto Uffugo (arrestata per aver aiutato la prima).

Sono entrambe ritenute responsabili di circonvenzione di incapace nei confronti di una quindicenne con problemi psichici.

Le indagini hanno permesso di ricostruire la lunga azione soggiogatrice posta in essere dalla donna rom che aiutata dall’altra, avrebbe approfittato dei disturbi psichici della minore.

La giovane era stata indotta a credere di essere vittima di malefici sortilegi e di mali terribili per liberarsi dai quali, doveva sistematicamente corrispondere delle somme di denaro alle due donne.

Dalle indagini è emerso come la minorenne si sarebbe persino allontanata dalla propria famiglia d’origine, arrivando ad aggredire violentemente i genitori ogni volta essi tentavano di riportarla o tenerla in casa, pretendendo o portando via spesso il denaro da casa dei genitori che erano costretti a subire le minacce e le intimidazioni da parte delle due donne nonché la violenza fisica della figlia.

Le due donne non hanno mollato la presa neanche dopo essere venute a conoscenza della denuncia dei genitori alle autorità competenti.

Le attività investigative hanno fatto emergere la terribile situazione, accertando gli episodi anche con pedinamenti e attività di intercettazione, raccogliendo tutti gli elementi a carico delle due donne, che, hanno consentito l’emissione in brevissimo tempo della misura cautelare.

Nel corso delle perquisizioni gli investigatori hanno rinvenuto in casa della donna di etnia rom un libro di magia, di cui la stessa si avvaleva per atterrire la minore e soggiogarla, oltre che numerose carte postepay ricaricabili su cui confluiva il denaro asportato ai genitori della minore.

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