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Tra i furbetti del vaccino anche i collaboratori di De Luca: hanno saltato la fila

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Dopo il caos generato dalla vaccinazione alquanto prematura del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, un nuovo caso pone il Presidente della Regione nell’occhio del ciclone: i suoi collaboratori sarebbero tra i “furbetti” del vaccino.

E’ stato il consigliere regionale di Caserta, Gianpiero Zinzi a sollevare la questione, presentando un’interrogazione al governatore campano Vincenzo De Luca e chiedendo chiarimenti sulle dosi di vaccino che sarebbero state somministrate anche ad alcuni membri del suo staff.

Mentre nella consueta diretta settimanale della scorsa settimana, il Governatore ha fatto ironia sul caso mediatico sollevato dalla sua vaccinazione, sostenendo che così come Totti e la Vezzali, già mesi prima anche lui voleva fare da “sponsor” per indurre le persone alla vaccinazione, quale sarà la scusa che il Presidente userà per giustificare un vaccino alquanto silenzioso e occultato (e dunque non fatto a scopo “pubblicitario”) del suo staff?

“Dalle raccomandazioni del Mistero della Salute non sembrerebbero previste eccezioni rispetto alle categorie indicate. Ciò nonostante il 27 dicembre 2020 il Presidente della Giunta si è vaccinato presso l’Ospedale “Cotugno” di Napoli, a differenza dei Governatori delle altre Regioni. Anche i componenti dell’Unità di crisi regionale sembrerebbero essere stati tutti vaccinati nel successivo mese di gennaio, mentre i componenti delle unità di crisi delle altre regioni non hanno avuto accesso ad alcun canale di priorità” ha affermato l’esponente della Lega.

Per questo motivo, Zinzi chiede di sapere “se corrispondano al vero le notizie relative alla somministrazione del vaccino ai componenti degli uffici di Diretta Collaborazione del Presidente della Giunta, circostanza questa che rappresenterebbe nuove eccezioni rispetto a quanto previsto dal Piano regionale”.

Le vaccinazioni in Campania, sin dall’inizio della campagna vaccinale, avvengono nel pieno rispetto dei protocolli ufficiali, secondo le priorità previste dal Piano nazionale” è stata l’immediata replica dell’Unità di Crisi per l’emergenza Covid19 della Campania, ma sarà la verità?

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