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OMOFOBIA. Calendarizzata in Senato la legge Zan

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Dopo innumerevoli rinvii e blocchi da parte di alcune forze politiche, il ddl Zan contro l’omofobia, la misoginia e l’abilismo è arrivato in senato con 13 voti a favore e 11 contrari.

La discussione è stata calendarizzata dalla Commissione Giustizia di Palazzo Madama a sei mesi dalla sua approvazione alla Camera e si spera che possa al più presto essere convertito in legge.

Tra gli ultimi ad opporsi al disegno era stata la Lega che, circa una settimana fa, aveva scatenato le polemiche degli attivisti per i diritti delle persone lgbt+.

L’ultimo rinvio era stato era stato imposto dall’ostruzione leghista lo scorso 22 aprile, scatenando la protesta degli attivisti e delle attiviste per i diritti delle persone lgbt+.

La polemica è poi continuata con quanto dichiarato dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei): “In questi mesi sono affiorati diversi dubbi sul testo del ddl Zan in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere, condivisi da persone di diversi orizzonti politici e culturali. È necessario che un testo cosi’ importante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative. Auspichiamo che si possa sviluppare nelle sedi proprie un dialogo aperto e non pregiudiziale una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna”.

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