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CAIVANO. Tra l’idea di salute pubblica e dimissioni del Presidente del Consiglio c’è lo zampino del PD

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CAIVANO – Prosegue la fiction dal titolo “Italia Viva detonatore della crisi”. Ma sarà vera quest’affermazione? C’è chi giurerebbe di si e la cosa bella che quest’affermazione esce da più di una bocca della maggioranza diversa dalla parte dissidente. Eppure i Comunicati Stampa di “Italia Viva” dicono il contrario e i renziani caivanesi tentano di scaricare le responsabilità su quelli di “Noi Campani” rei, secondo loro, di aver circuito la Consigliera Palmiero assicurandole copertura e facilitato la decisione che sappiamo tutti.

Insomma un braccio di ferro all’interno della maggioranza che, volente o nolente, deve decretare un vincitore o quanto meno servire a trovare nuovi equilibri dati dal nuovo assetto geopolitico territoriale.

In questo quadro avvilente c’è un partito che sta navigando sott’acqua cercando di aiutare il Sindaco a trovare nel minor tempo possibile e nella maniera più indolore la soluzione al caso. Sto parlando del PD che a tutt’oggi non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali né in maniera individuale né collettiva.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo il PD sul territorio sta facendo il doppio gioco, ci sono alcuni membri che dialogano attivamente col Sindaco e con l’Assessore Mennillo e altri che dialogano assiduamente con i dissidenti, questi ultimi, logicamente spingono affinché “Noi Campani” nella riunione di maggioranza fissata per domani facciano rispettare le loro legittime richieste e mentre il deus ex machina del PD commenta sotto il post social dell’Assessore Mennillo eterno amore e volontà di farlo restare al suo posto – volontà tra l’altro dimostrata dal Sindaco oggi col nuovo decreto – suggerisce allo stesso assessore di porre sul tavolo la “testa” del Presidente del Consiglio Francesco Emione.

L’Assessore Mennillo dal canto suo in frontend auspica al governo di salute pubblica, ovviamente soluzione comoda al suo partito, al sindaco per restare comunque seduto sulla propria poltrona e a “Noi Campani” se si dimostrasse il fallimento amministrativo dei primi sette mesi con conseguenti dimissioni e in backend accoglie il suggerimento del dominus del PD poggiando sul tavolo della contesa la “testa” del Presidente del Consiglio. I più informati sono pronti a giurare che attraverso dei messi l’Assessore ha già fatto sapere a quelli di “Noi Campani” che se virano le proprie attenzioni sulla carica del più alto in grado dell’aula, nessuno tra la maggioranza si opporrà e allora il quadro di avere un assessore e il Presidente del Consiglio è l’offerta migliore che il Sindaco, informato di tutto, possa presentare ai dissidenti.

Dall’altra parte invece lavora un’altra parte del PD che fa credere a Italia Viva di stare dalla sua parte e che nel frattempo dialoga con “Noi Campani” dandogli ragione e pigiare il piede ancor di più sull’acceleratore.

Il comportamento ambiguo del PD, in realtà, ha una sola traduzione: scongiurare il pericolo del governo di salute pubblica che farebbe comodo solo a Italia Viva e al Sindaco mentre a quest’ultima ipotesi risultano essere contrari il PD, il Consigliere Giambattista Alibrico, Articolo1 e M5S, questi ultimi due con l’ovvio motivo che un governo di salute pubblica farebbe saltare per primo le loro poltrone in giunta.

A questo punto deve essere il PD, il partito che nei fatti rappresenta il Sindaco, a dover fare chiarezza e informare i cittadini da che parte sta ma soprattutto qual è la sua posizione in merito e possibilmente rendere edotti anche i suoi commensali domani pomeriggio alle 18:30. Vi terremo aggiornati.

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