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De Luca sul green pass: “proponiamo di anticiparne l’obbligatorietà al 1 ottobre”

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NAPOLI – “Siamo d’accordo col green pass obbligatorio per tutti i lavoratori pubblici e privati, anzi proponiamo al Governo di anticiparlo dal 15 al 1 ottobre. Facciamo la prevenzione fino in fondo”. Lo ha espresso il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Secondo quanto esplicitato dal decreto, chiunque non sia in possesso della certificazione verde dovrà sottoporsi al tampone molecolare ad un intervallo di tre giorni l’uno dall’altro. Tampone che ovviamente sarà a pagamento. Nel decreto sono previsti anche prezzi calmierati per i tamponi a 15 euro, ma è stata esclusa la gratuità.

Avendo preso, una volta tanto, una misura di prevenzione seria, facciamola fino in fondo”. Così continua nelle due dichiarazioni il governatore mentre si trova ad una serata d’iniziativa nel salernitano.

Il decreto varato dal governo Draghi nella giornata di ieri prevede l’obbligatorietà del green pass sui luoghi di lavoro a partire dal 15 ottobre. Data che, fosse per il Presidente, potrebbe essere anticipata di due settimane proprio per attuare immediatamente quanto discusso da prima della stagione estiva.

La Regione Campania – chiarisce De Luca – ha espresso la sua opinione qualche minuto fa nell’incontro con il ministro Gelmini. Abbiamo detto che siamo d’accordo”.

Secondo quanto previsto dal decreto Green pass, firmato nella giornata di ieri in Consiglio dei ministri, vi saranno tempi precisi e sanzioni piuttosto severe per gli inosservanti delle norme.

Per ottenere il green pass le modalità sono sempre tre: aver completato il ciclo vaccinale, essere guariti dopo aver contratto il Covid o un tampone con esito negativo che però ha durata 48 ore. Il green pass sul luogo di lavoro sarà obbligatorio a partire dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre 2021, giorno in cui è fissata (al momento) la fine dello stato di emergenza.

C’è un mese di tempo, in pratica, per prepararsi. Chi non è ancora vaccinato avrà il tempo di fare almeno la prima dose, mentre chi sceglierà di non farlo potrà sempre ricorrere al tampone. Il provvedimento lascia il tempo alle aziende per organizzare i controlli. Scelta, che a quanto pare non accontenta De Luca, secondo il quale aspettare altro tempo non sarebbe altro che dispersivo e controproducente per le aziende.


Piena concordanza si registra invece per l’aspetto sanzionatorio. I lavoratori che non rispettano il decreto saranno soggetti a sospensione dal lavoro. Ad aggravare tale situazione, sarà la sospensione dallo stipendio che scatterà dopo 5 giorni dal mancato accesso poichè sprovvisti di certificazione verde.

Inoltre, è prevista anche una sanzione pecuniaria per chi elude i controlli fino a 1.600 euro. Ci sarà un obbligo generalizzato per le farmacie di praticare prezzi calmierati per i tamponi con i seguenti prezzi: 15 euro per i maggiorenni, 8 euro per i minorenni e gratuito per chi non può fare il vaccino.

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