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A.S. Politiche Sociali. I tre sindaci di sinistra si piegano al volere del dominus del fallimento.

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AFRAGOLA – Sempre per non distrarci dal Dissesto finanziario dichiarato alcuni giorni fa, nella città normanna si deve registrare un’altra anomalia targata “dominus del fallimento”.

Per risparmiare soldi si poteva affidare la direzione generale dell’Azienda Speciale per le Politiche Speciali ad un qualsiasi dirigente dipendente di uno dei quattro Comuni formanti l’Azienda e invece no.

Il dominus del fallimento preso dalla sua voglia spasmodica di lottizzazione doveva mettere le mani anche sulle Politiche Sociali e così al di là di quelli che erano i patti pre elettorali con alcuni coordinatori, il dominus si nomina anche il Direttore Generale nella persona della Dott.ssa Carla Picardi già capostaff del Sindaco nell’Amministrazione Grillo.

Ma come fare per ovviare alla legge, visto che bisogna per forza di cose bandire una manifestazione di interesse pubblico? Semplice, trovare l’ago nel pagliaio sui requisiti e chiudere un occhio a quella persona che si intende promuovere, e così è stato.

Alla manifestazione di interesse bandita il 25 maggio scorso a firma della Dott.ssa Pedalino le adesioni pervenute ne sono state ben sette, tra cui, anche quella della Dott.ssa Picardi.

La commissione di valutazione è formata dai Segretari generali dei Comuni di Caivano, Cardito e Crispano che molto diligentemente osservano i requisiti dei candidati e ne bocciano cinque su sette, alla valutazione della Commissione passano solo i nomi di Licia Rafaniello e Carla Picardi.

Per quanto riguarda la prima il requisito al punto due della manifestazione di interesse ossia quello di aver ricoperto formali incarichi in Amministrazioni Pubbliche con inquadramento in posizione di vertice e/o dirigenziali per un periodo non inferiore a 5 anni è risultato carente perché la stessa nella sua istanza di adesione non ha specificato il periodo temporale in cui ha ricoperto l’incarico di controllo di gestione nella programmazione finanziaria e di bilancio e nel risk-management di due Gestioni Liquidatorie ex USSL 1 e 2 e ASL Avellino.

Andando per esclusione rimane solo la Dott.ssa Carla Picardi ma forse qui sia la maggioranza della Commissione che il Presidente del CdA il Sindaco di Crispano Michele Emiliano hanno preso una cantonata grossissima o tutti e tre erano indotti dal volere del dominus del fallimento chissà. Ma veniamo ai fatti.

Stando a quanto asserisce, in fase di valutazione, un terzo della Commissione nella persona del Segretario Generale del Comune di Caivano Dott. Carmine Testa la Dott.ssa Picardi non possiede il requisito al punto 2 della delibera e deve essere valutato insussistente alla luce di quanto dispongono i commi 2 e 3 dell’Art. 1 dell’Avviso pubblico che così recitano: “Il direttore generale viene nominato dal presidente del CdA ai sensi dell’art. 33 e 36… … volta ad accertare in capo ai soggetti interessati il possesso di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità nelle materie oggetto dell’incarico” il comma 3 recita: “… sovraintende all’organizzazione e gesitione dell’Azienda e a lui competono le attribuzioni di cui all’Art. 107 del TUEL…” e, pertanto, avendo la Dott.ssa Picardi svolto incarichi di staff, l’esperienza gestoria non può sussistere.

Praticamente siccome il ruolo del capostaff è formato secondo l’Art. 90 del TUEL ed è anche nominato secondo intuitu personae, non si può ritenere un incarico di tipo gestionale e siccome il Regolamento dell’Azienda Speciale prevede che il Direttore Generale deve sovrintendere alla Gestione dell’Azienda, la Dott.ssa Picardi, nei fatti, non può ricoprire quel ruolo.

Allora perché non scegliere una persona che ha fatto, forse, anche solo un giorno in una posizione apicale di gestione come la Rafaniello e preferire la Picardi?

Siccome la valutazione del Dott. Testa era in minoranza rispetto agli altri due Segretari generali si è rimandato tutto nelle mani di chi doveva decidere così come da regolamento, ossia il Sindaco di Crispano Michele Emiliano che ricopre anche il ruolo di Presidente del CdA dell’Azienda Speciale.

Il Sindaco Emiliano – così come mostrato nel documento che segue e che stranamente ancora deve apparire sugli albi pretori dei vari comuni – come Garibaldi risponde “obbedisco” all’ordine calato dal dominus del fallimento afragolese. Ma cosa avrà spinto tre sindaci di sinistra a sottostare al diktat calato da un ex senatore leghista? Quali interessi si celano dietro quest’Azienda Speciale per le Politiche Sociali? Che senso ha assecondare le voglie di un ex Senatore che continua ad incontrarsi con la “Lady Welfare” Sofia Flauto – ritenuta dagli inquirenti persona molto vicina al clan dei casalesi – presidente di una cooperativa che detiene la gestione del 75% dei servizi sociali di questa Azienda Speciale e che è anche intima amica della vicesindaco del Comune di Crispano, guarda caso, lo stesso Comune dove chi ha decretato la nomina della Picardi fa il Sindaco? Perché qualcuno ha insistito sull’ ammissione di questa Dirigente? Forse perché il disegno già era fatto, tra i sindaci dell’ex Ambito e non si poteva fare altrimenti? Ai posteri l’ardua sentenza.

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