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Napoli, i beni confiscati ai clan alle donne vittime di violenza: c’è anche la casa di Pupetta Maresca

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Lodevole iniziativa quella attuata dal comune di Napoli, che nell’ambito dei progetti del Pnrr, ha deciso di utilizzare i sei immobili confiscati ai clan camorristici, per creare una rete di case d’accoglienza per le donne vittime di violenza.

In particolare, tra i beni sequestrati, c’è anche la casa di Pupetta Maresca, la boss deceduta nel dicembre 2021. Si tratta di un appartamento di 165 metri quadrati in via Tiberio a Fuorigrotta, per un valore di circa 270 mila euro.

A tal proposito, ha voluto dire la sua anche il Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli:

“È un progetto molto importante, sia dal punto di vista operativo che simbolico. Togliere alla Camorra, che per decenni ha dissanguato la nostra terra, per restituire qualcosa alla comunità, a chi ha subito abusi e soprusi, alle vittime, rappresenta un passo importante verso il recupero della legalità e la destituzione dei clan dal loro potere. C’è ancora tanto lavoro da fare, sia in termini legislativi e giudiziari che in termini di mentalità, in un territorio dove sono molto profonde le radici della cultura criminale. Basti vedere la disparità di ‘trattamento’ per boss, camorristi, criminali, osannati e celebrati, e le vittime, quasi sempre dimenticate”.

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