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Napoli. Storia della “bidella pendolare”, Le Iene: “L’abbiamo vista passeggiare fuori scuola”

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Continua a far parlare di sè Giuseppina, la giovane napoletana assunta a Milano come bidella, che avrebbe scelto di fare la pendolare in treno per evitare – con 1100 euro di stipendio – gli affitti insostenibili. Nei giorni scorsi, però, soprattutto sui social, in tanti hanno dubitato del racconto della giovane, sostenendo che i “conti non tornano”. La prima tappa de “Le Iene” è per le stazioni che Giuseppina frequenterebbe, ma per tre giorni di lei nessuna traccia. Poi l’indagine si sposta nel liceo in cui lavora, e che dovrebbe frequentare ogni giorno. Ma anche in questo caso la bidella sembra essere sparita, con i colleghi che rifiutano di parlare davanti alle telecamere. Successivamente “Le Iene” sono state contattate da un’amica della giovane che a suo nome dice loro che Giuseppina sta evitando la stampa affinché si calmino le acque, e non ha mai mentito sulle sue attività. Poi Cordaro viene contattato direttamente dalla giornalista responsabile del pezzo, lei chiede che Giusy venga lasciata in pace, poiché la ragazza non è in grado di gestire la situazione.

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