Cronaca

Shock in Abruzzo, uccisa a fucilate l’orsa Amarena: i particolari

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto alla periferia di San Benedetto dei Marsi, in provincia de L’Aquila, dove nella tarda serata di ieri un uomo ha ucciso a fucilate l’orsa Amarena.

Pertanto, l’uomo che le ha sparato è stato identificato e portato in caserma dai carabinieri per l’interrogatorio, e avrebbe così spiegato i motivi del suo terribile gesto:

“Ho sparato per paura ma non volevo uccidere, l’ho trovata dentro la mia proprietà, è stato un atto impulsivo e istintivo”.

Ecco invece il post pubblicato dal Parco Nazionale:

“L’episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Ovviamente, non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo”.

Rincara la dose il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ha così commentato:

“La notizia dell’uccisione a colpi di fucile dell’orsa Amarena rappresenta un atto gravissimo nei confronti dell’intera Regione, che lascia dolore e rabbia per un gesto incomprensibile. In tutti questi anni, le comunità fuori e dentro ai parchi hanno sempre dimostrato di saper convivere con gli orsi senza mai interferire con le loro abitudini. Mai un orso ha rappresentato in Abruzzo un qualunque pericolo per l’uomo, neanche quando si è trovato a frequentare i centri abitati. Sono pronto a costituire la Regione come parte civile contro questo delinquente, per tutelare l’immagine e l’onorabilità della nostra gente”.

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