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CAIVANO: Il sindaco Monopoli inaugura una nuova sala scommesse e presto ci ritroveremo in una Las Vegas dei poveri

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La nuova attività inaugurata ieri sul Corso Umberto I di Caivano

Ieri sera alle ore 20:00 è stata inaugurata una nuova attività di giochi e scommesse al centro del corso Umberto I di Caivano, proprio nelle vicinanze di un’altra sala scommesse, che da pochissimo tempo opera sul territorio, sembra che a Caivano gli unici tipi di attività fruttuose siano quelle che inducono dipendenza, e mentre il sindaco Monopoli non riesce a cavare un ragno dal buco, visto che dopo il dissesto il suo unico compito è quello di creare fatturato, quindi entrate, da parte della casa comunale, lui, i suoi amici e la sua maggioranza: Gaetano Ponticelli, Fabio Mariniello, Domenico Falco, Angelo Marzano, l’ex assessore Nunzia Orefice, l’imprenditore Antonio Navas, l’ex rappresentante sindacale degli Lsu del Comune Nino Ponticiello e Giovanni Lizzi, esponente storico della destra a Caivano, come si legge anche su “Il Giornale di Caivano”, non disdegnano di partecipare e festeggiare un tipo di attività che finisce di indebitare il proprio popolo.

Ricordiamo i nostri lettori che in Italia molte città hanno adottato un regolamento che stabilisce le concessioni di nuove aperture ad attività che inducono alla ludopatia, ora senza entrare nei termini e nei cavilli dei regolamenti, pensiamo che l’ubicazione della nuova sala scommesse, non si trova certamente a debita distanza da una sua attività concorrente, creando così un precedente sul territorio che permetterà un’apertura di sala slot ogni 20 metri, portando così Caivano ancor di più nel degrado e mettendo la sua popolazione ad un aumento di patologie ludopatiche senza pari.

L’ attività in questione è stata inaugurata come qualsiasi altro tipo di attività con tanto di taglio di nastro, scomodando perfino la chiesa, infatti i futuri maniaci del gioco sono stati anche benedetti da Dio per intercessione di padre Tarantino Generoso del Santuario di Campiglione, insomma è incredibile come l’ignoranza abbonda da qualsiasi categoria a Caivano, è incredibile come in questa città si riesca a mischiare anche il sacro col profano, ve lo immaginate Gesù cristo liquefatto in quell’acqua benedetta che, mentre il parroco benedice, prega il Padre affinché i clienti di quella sala slot, spendano soldi fino ad indebitarsi senza mai vincere nulla? Si, perché la benedizione nell’antica cultura tradizionale ha lo scopo che, secondo il quale, Dio deve proteggere il commerciante e aiutarlo a prosperare, e l’unico modo affinché un titolare di una sala scommesse prosperi è quello che lo scommettitore non vinca o vinca poco.

In conclusione si può asserire con tutta tranquillità che l’ennesimo “attacco” della nostra testata non è rivolta all’imprenditore a cui la nostra redazione fa tutti gli auguri, ma alle istituzioni che in assenza di regolamenti e di etica morale, hanno fatto si che un domani, secondo noi neanche tanto lontano, Caivano possa diventare la Las Vegas dei poveri.

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