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AFRAGOLA. Triste epilogo per l’amministrazione Tuccillo, caratterizzato da denunce e rivolte

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AFRAGOLA – Stare seduto al cavallo fino a fine mandato, specialmente quando in aula non si hanno i numeri è sempre un’arma a doppio taglio, perché se da un lato puoi approfittare di una posizione di privilegio rispetto ai tuoi concorrenti in campagna elettorale, dall’altro lato sei anche sotto la lente d’ingrandimento e i risultati di una scarsa amministrazione, specialmente in vista di nuove elezioni amministrative, vengono ancor di più amplificati. Ma veniamo ai fatti.

Mentre il sindaco Tuccillo si lascia fotografare in bella mostra mentre si taglia qualche filo d’erba in quel di San Marco, in vista dei lavori di riqualificazione promessi da una vita ma che stentano ad arrivare, e se non arrivano neanche a fine mandato, vuol dire che l’incapacità è tanta, e mentre sempre lo stesso sindaco partecipa ad un convegno sulla legalità, martedì scorso al Teatro Gelsomino, il suo autista viene beccato, da un agente di Polizia locale integerrimo, privo di autorizzazione prefettizia del lampeggiante blu. Così l’autista del sindaco viene portato negli uffici dei caschi bianchi per gli accertamenti di rito, viene sollevato allo stesso una multa di 100€, sequestrato il lampeggiante e denunciato secondo l’art. 497 ter del codice penale che recita: “Le pene di cui all’articolo 497 bis si applicano anche, rispettivamente: 1) a chiunque illecitamente detiene segni distintivi, contrassegni o documenti di identificazione in uso ai Corpi di polizia, ovvero oggetti o documenti che ne simulano la funzione; 2) a chiunque illecitamente fabbrica o comunque forma gli oggetti e i documenti indicati nel numero precedente, ovvero illecitamente ne fa uso”. 

Insomma siamo sicuri che il sindaco Tuccillo non era a conoscenza del fatto che il suo autista, così come ha dichiarato all’agente che l’ha interrogato, non sapesse che per girare con il lampeggiante ci volesse un’autorizzazione, ma anche a scuola guida insegnano che il lampeggiante viene usato dalle forze dell’ordine, di soccorso e tutte quelle istituzioni anche di volontariato, dove ricorrono situazioni d’urgenza. Ora quello che ci si domanda, cosa c’era di così tanto urgente nel presiedere un convegno sulla legalità al Teatro Gelsomino? E poi c’è una cosa che taglia la testa al toro: Questa è la seconda volta che succede, infatti alcuni mesi fa un altro autista del sindaco fu beccato con la stessa infrazione, cosa e chi non ha imparato nulla dalla prima vicenda?

E’ chiaro e lampante che un sindaco che si lascia scappare queste inezie, distraendosi su cose così futili che accadono sotto i propri occhi, non è assolutamente in grado di governare una città complessa come Afragola. La città di Ippolito Cavalcanti merita ben altro e non certo queste approssimazioni alla politica. Allora la domanda nasce spontanea, uno che non si accorge di essere a bordo di un’auto che fa uso illecito di lampeggiante, non si accorge neanche che l’Ambito 19 di cui il Comune dove fa il sindaco è capofila, non paga gli stipendi ai propri dipendenti da cinque mesi? Proprio così, i lavoratori impegnati nel servizio di assistenza domiciliari presso l’Ambito 19 inerente le Politiche sociali non percepiscono lo stipendio da ben 5 mesi e bisogna dire che gli altri comuni consorziati – Caivano, Cardito e Crispano – versano le loro quote annue puntualmente, allora cosa è andato storto nella gestione dell’ente consorziato? Fatto sta che gli stessi operatori circa due giorni fa sono scesi in piazza, sotto l’edificio comunale a protestare a favore dei propri diritti e come sempre a pagarne le conseguenze sono le fasce deboli, anziani e disabili. Chissà se Tuccillo tutto questo lo sa.

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