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FRATTAMINORE. Convocato il Consiglio oltre termine prefettizio, si rischia lo scioglimento

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FRATTAMINORE – Ha dell’assurdo oltre che del grottesco quello che sta accadendo in questi giorni all’interno della gestione amministrativa di Giuseppe Bencivenga. Tema l’approvazione del bilancio consuntivo. Questo è il punto all’ordine del giorno che il Prefetto ha sollecitato con una diffida da mettere nel prossimo Consiglio Comunale e per legge, i tempi scadono dopo venti giorni dall’ultima notifica fatta all’ultimo consigliere comunale, e come anticipato da Minformo, alcuni di loro hanno tardato la loro reperibilità in virtù di questo. Premesso che l’ultima notifica è stata effettuata il 14 Maggio 2018 i termini per la convocazione dell’Assise Pubblica scadono il 4 Giugno.

Al di là del fatto che non si comprende come mai si prende, anche volutamente, tempo su una cosa che oggettivamente deve essere approvata, visto che si parla di un bilancio di cose già fatto, poiché l’approvazione del consuntivo si riferisce all’anno 2017, c’è da dire che dopo l’avvenuta notifica, l’amministrazione Bencivenga ancora non aveva ricevuto il parere dei Revisori dei Conti e pertanto la Segreteria Comunale non poteva inviare gli atti riguardanti il bilancio a tutti i consiglieri che per legge hanno 20 giorni di tempo per esaminarli e portare in aula eventuali proposte.

Il parere dei Revisori dei Conti arriva al Protocollo il 15 Giugno 2018 e qui si presenta il dilemma per il Presidente del Consiglio Elisabetta Luongo che deve scegliere tra il rispettare i venti giorni dati dalla prefettura e quindi convocare il Consiglio il 4 Giugno o rispettare i venti giorni che la legge prevede per la consultazione degli atti, convocare il Consiglio il 5 Giugno con la consapevolezza di sforare i termini della Prefettura e rischiare lo scioglimento.

Una nota di merito, certamente va data al Presidente del Consiglio, che pur di dimostrare la propria imparzialità come da suo ruolo gli compete, sceglie di convocare il Consiglio Comunale il 5 Giugno e dare quello che spetta di diritto a tutti i consiglieri senza favorire nessuno, ne la sua parte politica, ne quella avversa.

Il dato politico che ne esce fuori da questa storia, però rimane allarmante, poiché la sprovvedutezza di quest’amministrazione è del tutto oggettiva e tangibile, quello che ne esce con le ossa rotte è senz’altro l’assessore al bilancio che si fa trovare impreparato su un documento che poteva essere messo sulle scrivanie di tutti i consiglieri già dal mese di Gennaio. E a questo punto se la verità è un’altra, se davvero questa maggioranza sta vivendo ore di fibrillazione, l’assessore farebbe bene a dirci come stanno le cose. Per colpa di chi, adesso il Comune di Frattaminore rischia lo scioglimento, visto che la legge questo prevede per chi esce fuori dai limiti temporali della diffida?

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