Ambiente
CARDITO. In attesa della nuova giunta la città langue e i consiglieri sono a corto di idee
CARDITO – Tutto resta fermo. A Cardito dopo le vicissitudini vissute nello scorso Consiglio comunale arricchito del contrasto tra barriani e fedelissimi del sindaco, tutto è rimasto com’era. Ci si è accomodati sull’arrivo dei cinque milioni che tardano ad essere accreditati nelle casse del Comune e nessuno dei consiglieri rimasti nell’Assise pubblica crea proposte e dibattiti.
Intanto la città è sommersa dai rifiuti e la gente attraverso i social, comincia a lamentare il fatto che nonostante si paga un’alta tassa sulla spazzatura, si è costretti a sopportare il disservizio che è presente da anni, ormai.
Il commento dell’ex consigliere azzurro si riferisce anche al fatto che come unico punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale c’è solo la surroga al consigliere dimissionario Marco Mazza. Segno questo che l’intera aula è a corto di idee, che i consiglieri di maggioranza non hanno nulla da proporre e che secondo quest’ultimi Cardito non ha bisogno d’altro. Ma a cosa è dovuto questo limbo che attanaglia la città di Cardito? Possibile che oltre i tre finanziamenti regionali non si sa guardare oltre? In attesa di risposte date dai fatti si spera che questo sia solo un momento di riflessione per transitare in una fase più efficiente della sindacatura di Giuseppe Cirillo.