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Processo Diciotti e Tav, si infiamma l’Asse Lega-M5S

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Le posizioni sulla Tav tra Lega e M5S sono molto distanti.

Il Governo, invece di viaggiare veloce come un treno, traballa.

La questione Tav potrebbe coinvolgere il caso Diciotti e la richiesta di autorizzazione a procedere per il Ministro dell’Interno.

Infatti i grillini sarebbero pronti ad abbandonare Salvini nelle mani dei giudici catanesi.

Salvini e Di Maio continuano a pizzicarsi sul caso Tav: mentre il vicepremier leghista va a Chiomonte e smentisce Di Maio sul tunnel, certo che la Tav si farà,  il leader del M5S giura che l’Alta velocità “non si farà”.

Passando alla vicenda della Diciotti, Salvini in qualche modo ha costretto il M5S a cambiare versione sull’autorizzazione a procedere.

All’inizio il leader del Carroccio giurava di “non aver bisogno dell’immunità”, con i grillini che si erano schierati a favore del processo.

Poi il leghista ha chiesto di negare l’autorizzazione e i pentastellati non hanno potuto far altro che fare la retromarcia.

La linea concordata è quella di far passare gli ordini sulla Diciotti come decisioni collegiali del Governo, votare contro le richieste dei giudici e difendere l’alleato di Governo.

Ne risentirebbe ovviamente la credibilità grillina, da sempre contraria ad ogni tipo di immunità, ma il Governo sarebbe salvo.

Adesso però le pretese leghiste sulla Tav stanno facendo irritare Di Maio, che potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi dello sgambetto a Salvini sulla Diciotti.

Se il leader politico del Movimento decidesse di scaricare il vicepremier della Lega, allora Salvini verrebbe costretto a presentarsi di fronte ai giudici.

Il vaso è fragile e la Tav potrebbe mandarlo in pezzi.

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