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Crisi di Governo. Diramato il calendario delle consultazioni, intanto le trattative vanno avanti

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ROMA – È stato diramato dal Quirinale il calendario delle nuove consultazioni tra i gruppi parlamentari e il Capo dello Stato. Le consultazioni partiranno da domani alle ore 16 dopo che Mattarella avrà sentito al telefono il Presidente emerito Giorgio Napolitano. Gli appuntamenti di domani prevedono quelli con le cariche istituzionali Presidente della Camera Roberto Fico e del Senato Elisabetta Casellati, a seguire il gruppo misto. Solo nella giornata di Mercoledì saranno ascoltati il resto dei gruppi politici, per ultimo, verso le ore 19:00 ci sarà l’incontro decisivo con il Movimento 5 Stelle. Di seguito il calendario degli appuntamenti.

Martedì 27 agosto 2019

ORE 16.00 PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA: Sen. Avv. Maria Elisabetta Alberti Casellati.
ORE 17.00 PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI: On. Dott. Roberto Fico.
ORE 18.20 GRUPPO PARLAMENTARE MISTO DEL SENATO DELLA REPUBBLICA.
ORE 18.40 GRUPPO PARLAMENTARE MISTO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI (COMPONENTI TRA LE QUALI SONO PRESENTI LE MINORANZE LINGUISTICHE).

Mercoledì 28 agosto 2019

ORE 10.00 GRUPPO PARLAMENTARE “PER LE AUTONOMIE (SVP-PATT,UV)” DEL SENATO DELLA REPUBBLICA.
ORE 10.30 GRUPPO PARLAMENTARE “LIBERI E UGUALI” DELLA CAMERA DEI DEPUTATI.
ORE 11.00 GRUPPI PARLAMENTARI “FRATELLI D’ITALIA” DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI.
ORE 16.00 GRUPPI PARLAMENTARI “PARTITO DEMOCRATICO” DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI. ORE 17.00 GRUPPI PARLAMENTARI “FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE” DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI.
ORE 18.00 GRUPPI PARLAMENTARI “LEGA-SALVINI PREMIER” DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI. ORE 19.00 GRUPPI PARLAMENTARI “MOVIMENTO 5 STELLE” DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI.

Le trattative intanto vanno avanti, i bene informati parlano di un ulteriore vertice tra Di Maio e Zingaretti, dove quest’ultimo pare abbia superato la fase del veto a un Conte bis in favore dei Ministeri chiave. Infatti pare che la base del dialogo tra Di Maio e il segretario del PD sia basato proprio sui nomi dei vari ministri (Interno, Esteri e Infrastrutture)

Da sempre ciò che rivendica il segretario del PD è un governo che possa amministrare il Paese, che possa durare nel tempo e per costituirlo c’è bisogno di discontinuità.

Quindi se la discontinuità non la si può ottenere attraverso un nuovo nome come Premier, allora questo governo deve avere, nelle sue figure fulcro, una visione più centrale vicina alle idee del Partito Democratico. Questa la linea e su questo si sta ragionando nelle ultime ore.

Dal canto suo Luigi Di Maio, pare non avere troppe remore a lasciare i ministeri che già non erano del M5S tranne le infrastrutture che dovrebbero vedere l’avvicendamento di un membro del PD a Toninelli, anche se su quel Ministero c’è anche la possibilità di vedere una staffetta tra Patuanelli che tanto bene sta facendo in queste mediazioni, con lo stesso Toninelli che andrebbe a fare il capogruppo al Senato.

Intanto si aspetta dopodomani sera per sapere le sorti politiche del nostro Paese. Vi terremo aggiornati.

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