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Pascale. Dottoresse modelle per un giorno per finanziare la ricerca

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Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno“.
(Madre Teresa)

Aiutare gli altri non è mai abbastanza. E questo è probabilmente il motto di chi ha scelto, con il proprio lavoro, di aiutare gli altri per la vita.

Ricercatrici, infermiere, chirurghe, radioterapiste e psicologhe dell’Istituto dei tumori di Napoli hanno dato vita ad una bellissima iniziativa: trasformarsi in modelle per un giorno al fine di finanziare la ricerca.

Gli abiti indossati sono stati donati e trasformati in quadri dall’artista Alessandro Ciambrone. Le opere su tessuto verranno vendute on line e il ricavato andrà interamente al Pascale.

Correvano gli anni Sessanta, esattamente il 1967, quando Caterina entrò in chiesa per dire di sì vestita di bianco. Cinquantatré anni dopo, quell’abito da sposa, rivisitato e trasformato in un’opera d’arte dal figlio di Caterina, viene indossato da Daniela, psicologa del Pascale, e venduto per sostenere la ricerca oncologica insieme con altri 11 abiti, donati da donne generose, come Caterina, e indossate da donne, come Daniela, che con la ricerca ci lavorano tutto l’anno.

La psicologa Daniela Barberio non è l’unica modella per un giorno dell’iniziativa “VESTITI d’Arte per la Ricerca” dove vestìti sta per abiti, ma anche vèstiti come verbo imperativo. Questione di accenti, ma non solo. A vestire la ricerca non potevano non essere che tutte donne del Pascale: chirurghe, ricercatrici, infermiere, radioterapiste.

L’idea di abbinare l’arte alla scienza è venuta al figlio di Caterina, Alessandro Ciambrone, architetto di Castelvolturno e pittore per caso. E’ stato lui a dipingere i 12 vestiti, ha cominciato con quello della madre e poi via via ha raccolto gli abiti da sera di amiche e amiche delle amiche.

Ogni abito ha una sua storia: se Caterina ha donato il suo vestito da sposa, Maria Carmen quello di fidanzamento, Fiorella quello del battesimo della figlia, Bianca quello della laurea.

Tutte insieme per un unico obiettivo: realizzare una piattaforma dove vendere gli abiti e donare il ricavato all’Istituto dei tumori di Napoli a cui Alessandro è particolarmente legato. Aveva infatti già donato al polo oncologico due quadri e due murales.

Le modelle per un giorno e dottoresse tutto l’anno, si sono fatte fotografare negli ambienti dell’Istituto da Federica Gioffredi. Alessandro Ciambrone ha poi provveduto ad inserire le foto nel sito www.alessandrociambrone.it

Chi vuole comprare un abito sa che i soldi andranno interamente al Pascale. L’acquisto degli abiti è infatti collegato direttamente all’iban del Pascale IT86I03090356810000008. Il nome di chi ha donato l’abito e di chi lo acquisterà farà parte del patrimonio del più grande polo oncologico del Mezzogiorno. A loro verrà consegnata una targa su cui verrà scritto il loro nome insieme a quello delle modelle operatrici sanitarie. Per essere visionati i vestiti verranno ospitati nel liceo artistico Palizzi e a curare la vendita/donazione sarà la professoressa Bianca Stranieri insieme con l’ufficio comunicazione del Pascale.

Il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi si mostra molto soddisfatto dell’iniziativa: “E’ davvero un piacere assistere al proliferare di iniziative per sostenere il nostro Istituto e la nostra ricerca. Questa iniziativa assume un valore particolare per il significato che sottende, dal dono dell’abito all’impegno dell’artista, delle nostre fantastiche professioniste, e di tutti coloro che, anche in questa occasione, ci daranno una mano“.

Il costo degli abiti va dai 300 ai 500 euro, ma come si suol dire “la vita non ha prezzo”: “La solidarietà è l’unico investimento che non fallisce mai“. (Henry David Thoreau)

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