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Il lavoro “sommerso” degli operai. Controlli a tappeto sui cantieri del napoletano

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Napoli, quelli del comando provinciale di Napoli con il supporto del 7° Nucleo Elicotteristi di Pontecagnano hanno svolto, insieme agli ispettorati interregionale e territoriale del lavoro di Napoli, un servizio di contrasto alle violazioni alle normative sul lavoro: nel mirino lavoro sommerso nei cantieri e tutela dei lavoratori.

Ventiquattro le imprese edili ispezionate dai militari nella città di Napoli e nei comuni di Torre del Greco e Pozzuoli: solo sei quelle in regola.

Sono complessivamente 81 i lavoratori identificati nei cantieri, ventuno di questi sono risultati in “nero”, uno dei quali era addirittura destinatario dei benefici del reddito di cittadinanza.

Sanzionati i titolari e gli amministratori delle imprese controllate per un importo complessivo di 360mila euro.

I Carabinieri del Nil e delle compagnie locali hanno agito nello stesso modo per tutti i ventiquattro cantieri: individuato l’obiettivo, hanno avuto cura di posizionarsi in tutte le vie di fuga prima di intervenire e di procedere al controllo mentre i lavoratori stavano svolgendo tranquillamente la propria attività.

Molte sono state le contestazioni relative alle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro: pochissimi gli operai che indossavano i dispositivi di protezione anti-infortunistica come i caschi e le imbracature anti-caduta.

I carabinieri hanno sospeso undici attività imprenditoriali mentre un cantiere è stato addirittura sequestrato.

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