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Zingaretti chiude la Festa dell’Unità: “Combattete perché se vincono le nostre idee avrete una vita bella”

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Il Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti ha chiuso la Festa dell’Unità di Modena attaccando in particolare la destra e lanciando un appello alla sua classe dirigente:

L’Italia è un paese sempre in bilico tra altruismo ed egoismo, tra violenza e solidarietà. Noi questo dobbiamo saperlo ed essere coscienti di avere un compito altrimenti la politica diventa solo calcolo e furbizia, lontananza dalla vita.

In questa Italia, piena di parolai e voltagabbana, nei comuni e nelle regioni dove si vota, c’è un solo partito presente con le sue liste e i suoi candidati che rappresenta una certezza, l’unica garanzia argine delle destre. Questo partito siamo noi, il Partito Democratico, che è stato presente in questi difficili mesi di emergenza.

Il vaccino per il Coronavirus è un progetto pubblico e un bene comune per tutte le persone che ne hanno bisogno.

Io credo nella forza delle idee e non nel chiasso, secondo me la politica ha bisogno di atti, di fatti, di ragione e dialogo. Parla chi ha idee, insulta chi le idee non ce l’ha. La politica è buona se muta i rapporti di forza a favore delle idee e dei valori. La politica utile alle persone è quella che abbiamo praticato noi. Per questo stiamo tornando ad essere protagonisti ovunque.

Il PD è il partito che vuole risolvere i problemi del paese e se c’è una speranza c’è perché abbiamo vinto noi, quelli della nuova Europa, noi quelli sul virus che si sono schierati con la Scienza di fronte alle follie negazioniste. Abbiamo urlato subito ‘Il Covid non si nega’. 

Mi assumo tutte le responsabilità per i ritardi nell’innovazione del partito. Chiedo scusa ma dico basta. Vinciamo le elezioni, vada avanti chi merita e non chi è fedele all’amico più forte nel partito. Dico ai giovani e ai ragazzi dei Giovani Democratici non aspettate i segnali, date voi i segnali. Sfondate le porte dei circoli chiusi da troppo tempo. Fondate una nuova base giovane del PD che serve all’Italia.

Referendum? Abbiamo scelto a maggioranza il sì. Sia chiaro è un sì per combattere. Io odio l’antipolitica, non accetto che se qualcuno sostiene con gli argomenti una mia stessa proposta debba essere io a fare il passo indietro. No. Io combatto per cambiare.

C’è una grande conquista che ci ha visti protagonisti. Noi possiamo dire a tutti i ragazzi ‘Noi governiamo e vogliamo fare politica’. Noi crediamo sia possibile e questa è la nostra missione. Vogliamo lasciare alla prossima generazione un’Italia e un’Europa migliori. Combattiamo perché in gioco non c’è il nostro destino, non dobbiamo combattere per questo. Combattiamo perché la posta in gioco è il futuro dell’Italia e dell’Europa, il futuro delle persone, ragazzi e ragazze. Agli italiani noi diciamo ‘Non vi promettiamo la bella vita. Noi esistiamo per garantirvi qualcosa di migliore’. Vi chiediamo di combattere perché se vincono le nostre idee avrete una vita bella“.

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