ARZANO. Chiuso per Covid il comando della Polizia Municipale: la richiesta della CISL

ARZANO, CHIUSO IL COMANDO DI POLIZIA MUNICIPALE, PER COVID. LA CISL CHIEDE L’IMMEDIATO INTERVENTO DEL PREFETTO DI NAPOLI, VISTA L’INDIFFERENZA DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA.

La Cisl Funzione Pubblica, con un duro comunicato, chiede il tempestivo intervento del Prefetto di Napoli presso il Comune di Arzano.
Ben quattro agenti di polizia municipale sono risultati positivi al tampone Covid del 29 ottobre scorso, il cui esito solo oggi è stato acquisito formalmente.

Il delegato locale riferisce della cattiva gestione dei protocolli di prevenzione del Comune di Arzano, facendo riferimento a numerose richieste che sarebbero state presentate alla Commissione straordinaria, al Dirigente all’area tecnica, al medico competente e al responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

I quattro contagi confermano i timori della CISL FP legati alle pessime condizioni di lavoro degli agenti di polizia municipale, che già durante il lockdown di marzo e aprile hanno più volte richiesto maggiore attenzione alla loro incolumità fisica, visto il delicato ruolo funzionale al bene comune della cittadinanza.

La CISL da mesi richiede la sanificazione periodica dei locali e degli uffici, la fornitura dei dispositivi di protezione, mascherine e guanti monouso, presidi sanitari anti covid (disinfettanti per gli ambienti e gel antivirale) e schermi protettivi in plexiglas per tutti i dipendenti, ma senza alcun risultato per l’incuria generalizzata che caratterizza la gestione commissariale.

Il Comando di Polizia Municipale è stato immediatamente evacuato e, domani, sarà sottoposto a sanificazione, mentre gli arzanesi si chiedono se quest’altra brutta notizia non influirà negativamente sulla fine della “zona rossa” prevista proprio per domani 4 ottobre.

I commercianti, i parrucchieri, i centri di estetica, i ristoranti stanno pagando il peso maggiore di scelte apparentemente scellerate, approssimative e prive di logica, a cui si aggiunge l’indifferenza percepita dai lavoratori dell’Ente e, secondo alcuni, il senso di impunità che sembra suggerire l’inerzia alla Commissione straordinaria, anche di fronte alla severità del D.Lvo 81 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.